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Sequestrata l`azienda del costruttore del multisala di Zumpano

ZUMPANO (CS) La nuova tegola per il multisala di Zumpano non arriva dai costoni franosi che ne avevano causato il sequestro (poi rientrato) da parte della Procura di Cosenza. I guai arrivano da Nap…

Pubblicato il: 11/07/2012 – 18:51
Sequestrata l`azienda del costruttore del multisala di Zumpano

ZUMPANO (CS) La nuova tegola per il multisala di Zumpano non arriva dai costoni franosi che ne avevano causato il sequestro (poi rientrato) da parte della Procura di Cosenza. I guai arrivano da Napoli, dopo il sequestro record messo a segno martedì scorso dal Gico della guardia di finanza. Epicentro del terremoto scatenato nell`imprenditoria campana è il patrimonio di Angelo Simeoli: 800 milioni suddivisi tra decine di prestanome una definizione tranchant da parte degli investigatori («È il Pil della camorra»).
Angelo Semioli non ha un ruolo diretto nel multisala. Quello spetta a Carlo Semioli, suo genero, presente all`inaugurazione della struttura di Zumpano. È lui il realizzatore finale del “River Village”. È lui l`imprenditore che lo ha difeso nei giorni delle polemiche sull`assetto idrogeologico dell`area, classificata come R4, e dunque ad altissimo rischio. La leva su cui ha puntato è quella del lavoro: «Sono orgoglioso di poter dire che, in fase di lavorazione, ho utilizzato solamente maestranze e fornitori locali, senza rivolgermi altrove, e che a pieno regime il centro commerciale in sé darà vita a oltre 40 posti di lavoro».
La giusta soddisfazione di un imprenditore. Lo stesso che è anche l`amministratore unico della società Holding project, impresa di costruzioni sequestrata martedì 10 luglio dai militari e finita al centro del caso più paradossale tra quelli emersi nell`operazione coordinata dalla Procura di Napoli.
La Holding project, infatti, aveva l`appalto per la costruzione di alcuni box in via Aniello Falcone, nel quartiere napoletano del Vomero. E vantava – con tanto di cartello esposto all`esterno – l`adesione al patto antiracket stipulato tra Associazione costruttori edili napoletani (Acen), Federazione delle associazioni antiracket e carabinieri nonostante l`impresa costruttrice appartenesse al parente di un uomo considerato vicinissimo ai clan della camorra. La stessa Acen, in una nota, ha sottolineato che la Holding project non figura tra i suoi associati, escludendo che Simeoli, malgrado il cartello in bella mostra, possa aver aderito al patto antiracket.
Una piccola storia che riporta a Zumpano ed è inserita in quella enorme del maxisequestro: alberghi, appartamenti, terreni, bar, ristoranti, società. Un elenco lunghissimo quello compilato dai militari in mesi di lavoro con il coordinamento dei pm Giovanni Conzo, Raffaello Falcone e Maria Cristina Ribera.
Le indagini vanno avanti e certamente la Holding project e Simeoli cercheranno di dimostrarsi estranei alle accuse. Ma le ombre sul multisala continuano ad addensarsi.

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