Romani: pronti a pubblicare gli atti

CATANZARO Pronti a pubblicare tutte le delibere adottate dalla società Parco Romani per scongiurare il diffondersi di notizie false e tendenziose. Questa in sintesi la nota divulgata oggi da Pietro Mancuso, legale di Gaetano Romani, che cerca in questo modo di fare chiarezza sulla vicenda del Parco Romani di Catanzaro finito al centro di un`inchiesta della Procura del capoluogo. Un`indagine,  coordinata dai sostituiti Carlo Villani e Alberto Cianfarini, tesa a comprendere l`esatta dinamica del trasferimento di proprietà del Parco dalla società, di cui faceva parte lo stesso Romani, al Comune di Catanzaro. «La pendenza dell’indagine sulle due vicende che coinvolgerebbero il Centro Commerciale Romani – afferma l`imprenditore – m’induce a mantenere opportunamente e per il rispetto della magistratura un netto riserbo sulle dichiarazioni rese innanzi al dottor Villani la settimana scorsa. Non pare dubbio che le stesse dovranno essere attentamente valutate ed eventualmente riscontrate dagli inquirenti che stanno svolgendo un ottimo lavoro». E poi l`imprenditore catanzarese entra nel vivo di quelle definisce «altre questioni affrontate dalla stampa locale ed afferenti l’operato dell’attuale Consiglio di Amminitrazione della Parco Commerciale Romani S.r.l.». «Al fine di non ingenerare – sostiene Romani – nei lettori e soprattutto in coloro che hanno investito nel centro commerciale una falsa rappresentazione della realtà così come artatamente alimentata dalle contumelie da corridoio scaturite a seguito della diffusione delle predette notizie, comunico di essere in procinto di pubblicare tutte le delibere, siano esse dell’assemblea dei soci che del consiglio di amminitrazione, riguardanti ogni provvedimento intrapreso dagli organi societari. Ritengo sommessamente che solo la lettura di tali atti, e non le mie argomentazioni difensive che potrebbero essere di parte, possa consegnare “erga omnes” la reale dinamica dell’attività posta in essere dagli organi della Parco Commerciale Romani S.r.l. sin dal momento della sua costituzione e così scongiurare il diffondersi di notizie false e tendenziose dirette a discreditare la mia reputazione».
Intanto sono proseguiti anche oggi in Procura gli
interrogatori sulla vicenda del Parco catanzarese che vede indagate otto persone. I sostituti procuratori Carlo Villani ed Alberto Cianfarini per tutta la giornata hanno ascoltato persone dalle quali
pensano di poter avere notizie e informazioni utili al
prosieguo delle indagini. Al centro delle deposizioni ci sono sempre la vicenda dell`ubicazione dell`Ente fiera nel parco
commerciale Romani. E anche oggi non è trapelata alcuna indiscrezione su quanto è emerso da questi interrogatori.
L`inchiesta della Procura catanzarese, ricordiamo, è incentrata sulla permuta fatta dalla società Argento, di cui era socio Gaetano Romani, con il Comune che acquisì due immobili di proprietà degli imprenditori Giuseppe Gatto e Giuseppe Speziali, rispettivamente presidenti di Confindustria Catanzaro e Calabria. La permuta doveva servire a compensare un debito di oltre tre milioni di euro che Romani doveva al Comune. Oggetto dell`inchiesta anche la successiva decisione dell`Amministrazione comunale di centrosinistra, per tramite della municipalizzata Catanzaro Servizi, di realizzare il centro fieristico nel Parco Romani e la relativa gestione del finanziamento statale di 5 milioni di euro.