Inchiesta Parco Romani, sentito il notaio Guglielmo

CATANZARO Per oltre un`ora il notaio catanzarese Rocco Guglielmo è stato sentito come persona informata sui fatti dal sostituto procuratore Carlo Villani nell`ambito dell`indagine sull`affaire Parco Romani. Secondo quanto si è appreso, durante il colloquio il magistrato avrebbe chiesto informazioni su alcuni degli atti vergati dal notaio nella complessa vicenda del parco commerciale del capoluogo. Al centro del colloquio anche il materiale acquisito nelle perquisizioni del 28 giugno. Anche lo studio del notaio Guglielmo (che non è indagato) era stato, infatti, “visitato” dagli uomini della guardia di finanza. Sono, invece, otto le persone che hanno ricevuto un avviso di garanzia: gli imprenditori Giuseppe Gatto e Giuseppe Speziali, il presidente della Catanzaro Servizi Giuseppe Grillo, Marina Pegoraro responsabile del procedimento Ente Fiera, l`ingegnere Gaetano Romani, l`ex consigliere comunale e legale rappresentante della Parco Romani srl Francesco Lacava, Alba Felicetti dirigente in pensione del Comune di Catanzaro, Biagio Cantisani anche lui ex dirigente del Comune. I reati ipotizzati dalla Procura sono truffa e tentata percezione di fondi pubblici per il finanziamento del ministero delle Attività produttive per la realizzazione del centro fieristico di Catanzaro. Al centro dell`inchiesta c`è la cessione della società immobiliare Argento da parte di Gaetano Romani al Comune di Catanzaro a compensazione di un credito di oltre tre milioni di euro e la permuta con il Comune di due immobili di proprietà di Gatto e Speziali. C`è poi la decisione dell`amministrazione comunale di centrosinistra, attraverso la municipalizzata Catanzaro Servizi, di realizzare il centro fieristico nel Parco Romani dove sarebbe finito il finanziamento statale di 5 milioni
di euro.