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Cosche nella Multiservizi, oltre due secoli di carcere

Ha retto l`impianto accusatorio del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Giuseppe Lombardo nel processo “Archi-Astrea” contro la cosca Tegano che si è concluso con il rito a…

Pubblicato il: 16/07/2012 – 18:49
Cosche nella Multiservizi, oltre due secoli di carcere

Ha retto l`impianto accusatorio del sostituto procuratore della Direzione distrettuale antimafia Giuseppe Lombardo nel processo “Archi-Astrea” contro la cosca Tegano che si è concluso con il rito abbreviato davanti al gup Massimo Minniti.
Il giudice ha inflitto oltre due secoli di carcere. Tra i condannati anche l`ex direttore operativo della Multiservizi, Pino Rechichi (16 anni di reclusione) e il commercialista Giovanni Zumbo (5 anni), ritenuto nell`indagine “Reale” la talpa che informava i boss Giovanni Ficara e Giuseppe Pelle circa le inchieste “Infinito” e “Crimine”.
La pena più pesante (20 anni di carcere) è stata inflitta ai fratelli Pietro e Franco Labate. Sono stati condannati, inoltre, Giorgio Benestare detto “Franco” (16 anni), Giuseppe Tegano (16), Rosario Arico (10), Emilio Firriolo (10), Alberto Rito (10) e Pasquale Utano (10).
Sono cadute le accuse, invece, per Roberto Franco, Alfredo Polimeni e Paolo Polimeni.
Il giudice ha, inoltre, condannato gli imputati a risarcire le parti civili che si erano costituite in giudizio: 500mila euro andranno al Comune di Reggio Calabria, 400mila alla Provincia, 300mila alla Regione e 200mila al ministero dell`Interno.
Rigettata, invece, la richiesta di risarcimento avanzata dalla stessa Multiservizi, la società mista (al centro dell`inchiesta) che è stata sciolta nei giorni scorsi dopo che il prefetto non ha rilasciato la certificazione antimafia al socio di minoranza.
Al centro delle indagini c`è il sistema di controllo della cosca Tegano sulla municipalizzata. ?La squadra mobile e la guardia di finanza hanno accertato come la famiglia di Archi, attraverso una serie di passaggi societari, predisposti da noti professionisti, e avvalendosi di prestanomi, è riuscita a controllare una parte del capitale privato della Multiservizi.
“Archi-Astrea” è un processo a cui la `ndrangheta sta prestando particolare attenzione. Non è un caso, infatti, che nelle settimane scorse al termine della requisitoria del pubblico ministero Giuseppe Lombardo, la Mobile diretta da Gennaro Semerato ha registrato un`intercettazione in cui due soggetti ritenuti vicini alla cosca Labate hanno espressamente minacciato di morte il magistrato della Direzione distrettuale antimafia.

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