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VILLA VERDE | Il primario Quattrone: da amico dei Lampada a relatore antimafia

«Adesso io tra sabato e domenica vedo di impostare bene la perizia della fanciulla tra un`intervista a Elle e un`intervista per l`Herald tribune di New York». Non era nuovo a certi ambienti e a cer…

Pubblicato il: 17/07/2012 – 14:09
VILLA VERDE | Il primario Quattrone: da amico dei Lampada a relatore antimafia

«Adesso io tra sabato e domenica vedo di impostare bene la perizia della fanciulla tra un`intervista a Elle e un`intervista per l`Herald tribune di New York».
Non era nuovo a certi ambienti e a certe pratiche il primario dell`unità operativa di neurologia del policlinico “Madonna della Consolazione” di Reggio Calabria, Gabriele Quattrone, arrestato stamattina all`alba dalla procura di Catanzaro nell`ambito dell`operazione “Villa verde”.
Il nome del medico reggino era comparso, infatti, nell`ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Gennari di Milano nei confronti dei componenti della famiglie Lampada e Valle e dell`ex consigliere regionale Franco Morelli.
Inchiesta “Infinito 2”
Amico dell`avvocato Vincenzo Minasi, anche lui arrestato nell`operazione “Infinito 2”, il dottore Gabriele Quattrone veniva descritto dal giudice per le indagini preliminari come un soggetto inserito in «quella borghesia reggina, fatta dei Giglio, dei Giusti (dal quale il medico riceve incarichi), dei Morelli».
Lo stesso gip Gennari aveva avuto, «per la prima volta, cognizione dell`esistenza del neurologo Quattrone – ricorda il magistrato lombardo – quando veniva presentata (nel novembre del 2010) una istanza di scarcerazione per Valle Maria, all’epoca sottoposta a misura cautelare nel procedimento Valle. In quel contesto il sottoscritto – respingendo l`istanza fondata, su asserite patologie psichiatriche di cui avrebbe sofferto la giovane Valle – aveva evidenziato la singolarità della consulenza di parte redatta da Quattrone, la quale, dietro toni apparentemente ineluttabili, appariva del tutto inconsistente dal punto di vista scientifico. Ebbene, leggendo la informativa della Questura reggina, fa piacere apprendere che quello che sembrava solo un sospetto era una fondatissima constatazione».
«Si è avuto modo di constatare – è scritto sempre nell`ordinanza – il particolare impegno personale messo in atto dall’avvocato Minasi (legale della famiglia) e dai coniugi Lampada-Valle, per pianificare una serie di consulenze mediche in favore di Valle Maria al fine di farle ottenere, in maniera fraudolenta, la concessione degli arresti domiciliari».
Relatore antimafia
“La comunicazione mafiosa all’interno della famiglia”. Il medico Gabriele Quattrone ha parlato, in passato, anche di mafia. E lo ha fatto in un convegno, organizzato dal “Museo della `ndrangheta”, al quale ha relazionato sull`importanza della famiglia, un concetto che il primario del policlinico ha ben chiaro visto che, grazie ai suoi rapporti con l`ex consigliere regionale Morelli e ai Lampada, aveva avuto la possibilità di farsi accompagnare all`hotel Brun di Milano dal figlio Diego al quale aveva trovato anche una collocazione di tutto rispetto. Nell`inchiesta “Infinito 2”, infatti, gli inquirenti avevano registrato un pranzo organizzato in Aspromonte da Giulio Lampada, nella casa di campagna di un suo zio. Un raduno «mirato a festeggiare – scrivono i magistrati – il successo dell’operazione condotta dal politico Morelli Francesco, che aveva collocato Quattrone Diego, figlio del neurologo reggino Quattrone Gabriele, in un incarico di studio presso la Commissione Europea di Bruxelles».
«Ringrazio voi e il padrino Giulio perché non avrei mai pensato nella mia vita di poter fare questo» sono state le parole del figlio del medico rivolte all`ex consigliere regionale arrestato.

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