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Arrestato in Venezuela il faccendiere Micciché

È stato arrestato in Venezuela, dalla polizia locale, il faccendiere calabrese Aldo Micciché, da anni residente del Paese del centro America, ed in contatto con le cosche di `ndrangheta della Piana…

Pubblicato il: 24/07/2012 – 10:48
Arrestato in Venezuela il faccendiere Micciché

È stato arrestato in Venezuela, dalla polizia locale, il faccendiere calabrese Aldo Micciché, da anni residente del Paese del centro America, ed in contatto con le cosche di `ndrangheta della Piana di Gioia Tauro.
L`arresto di Micciché è stato confermato dalla Dda di Reggio Calabria che negli anni scorsi aveva chiesto nei suoi confronti l`emissione di un`ordinanza di custodia cautelare nell`ambito dell`inchiesta “Cent`anni di storia” condotta contro la cosca Piromalli. Micciché, originario di Marapoti, un centro poco distante da Gioia Tauro, negli anni 80 è stato dirigente della Democrazia cristiana. Da anni si era rifugiato in Venezuela.
L`uomo, che secondo l`accusa in passato è stato anche in contatto con la banda della Magliana, è stato anche al centro di un`inchiesta della Dda su presunti brogli degli italiani all`estero alle elezioni politiche del 2008 che, secondo l`accusa, avrebbero dovuto portare ad un`attenuazione del regime detentivo del 41 bis, che Micciché avrebbe cercato di ottenere mettendosi in contatto con il senatore Marcello Dell`Utri, che non è stato indagato.
In particolare, il faccendiere si era adoperato, senza riuscirci, per tentare di attenuare il regime di carcere duro cui era sottoposto il boss Giuseppe Piromalli e anche per fare ottenere al figlio del capo, Antonio, una funzione consolare che lo mettesse al riparo da eventuali inchieste ai suoi danni. Sono solo alcune delle contestazioni che la Dda di Reggio Calabria ha mosso nei confronti di Micciché. Nei suoi confronti era stato emesso un provvedimento di fermo nel luglio 2008, poi trasformato in ordinanza di custodia cautelare in carcere nell`ottobre successivo. La posizione di Micciché nel processo fu poi stralciata proprio perché si trovava all`estero. Una volta estradato, Micciché sarà interrogato prima dal gip e poi dal pm della Dda Roberto Di Palma, che coordina le indagini insieme al procuratore aggiunto Michele Prestipino.
Il tentativo di far attenuare il 41 bis per il boss fallirono, scrissero i magistrati della Dda reggina nel provvedimento di fermo, per «l`impossibilità dei referenti
politici ed istituzionali contattati di affrontare e risolvere la situazione per tutto un insieme di problemi dovuti sia alla paura dei soggetti di muoversi in un terreno così pericoloso, e sia alle difficoltà giudiziarie del ministro della Giustizia. Neppure “il Senatore” ha possibilità di muoversi in questo
campo».

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