Il giudice Barillaro muore in Africa

LAMEZIA TERME Al giudice di origini calabresi Michele Barillaro è costata cara la passione per la caccia grossa: è morto in un incidente stradale in Namibia, dove si trovava per la pratica del suo hobby preferito. Il magistrato, nato a Reggio Calabria nel 1967, era attualmente gip del Tribunale di Firenze, e proprio dal capoluogo toscano era partito alla volta del paese africano, assieme all`amico avvocato Roberto Concellini, morto con lui nello scontro. Barillaro, che fino a poche settimane fa viveva sotto scorta – per i rischi che gli erano derivati dall`aver partecipato alla redazione della sentenza di uno dei processi per la strage in cui morì Paolo Borsellino – dal 1996 al 2006 era stato giudice del Tribunale di Nicosia e consigliere applicato alla Corte assise d`appello a Caltanissetta. Aveva partecipato inoltre ai processi a Totò Riina e a quelli sull`attentato dell`Addaura contro Giovanni Falcone. Recentemente aveva subito nuove minacce. Sposato con un magistrato che lavora al Tribunale di Pistoia, il gip si era occupato anche di indagini sull`area anarco-insurrezionalista e, ultimamente, di quelle in cui si ipotizza la truffa aggravata al Servizio sanitario nazionale e l`evasione fiscale a carico dei vertici dell`azienda farmaceutica Menarini.