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Falsa testimonianza, chiuse le indagini su Abramo e il vescovo Ciliberti

False informazioni al pubblico ministero e falsa testimonianza, sono queste le ipotesi di reato che il pubblico ministero, Gerardo Dominijanni, contesta al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e all`…

Pubblicato il: 25/07/2012 – 15:54
Falsa testimonianza, chiuse le indagini su Abramo e il vescovo Ciliberti

False informazioni al pubblico ministero e falsa testimonianza, sono queste le ipotesi di reato che il pubblico ministero, Gerardo Dominijanni, contesta al sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e all`ex vescovo del capoluogo Antonio Ciliberti. Entrambi avrebbero fornito dichiarazioni non veritiere e smentite da altre testimonianze nell`ambito delle indagini e del conseguente processo a carico dell`ex assessore comunale ai Sevizi sociali Caterina Laria, condannata lo scorso 23 aprile a due anni e dieci mesi per concussione. È accusata di aver chiesto alla Fondazione “Città Solidale“, che si occupa di assistenza ai disabili, di effettuare l`assunzione di alcune persone da lei segnalate in cambio di una serie di provvedimenti amministrativi per un progetto comunale. Secondo quanto riportato nell`avviso di conclusione delle indagini, il primo cittadino durante il colloquio con il pm avvenuto il 9 aprile del 2010 e nell`udienza del 7 novembre 2011 «negava di aver ricevuto da padre Pino Puglisi la doglianza in merito alle pressioni e minacce poste in essere nei suoi confronti dall`assessore comunale Laria dirette a ottenere un appoggio elettorale alle elezioni della Provincia di Catanzaro cui quest`ultima era candidata». Al vescovo, invece, vengono contestate le dichiarazioni effettuate davanti al pm 4 maggio del 2010 e davanti al Tribunale il 7 novembre 2011. Secondo l`accusa avrebbe negato «la circostanza, confermata da don Pino Puglisi nel corso dell`esame reso in data 3 giugno 2010 e 27 giugno 2011, che l`assessore laria avrebbe richiesto a quest`ultimo un appoggio elettorale, nonostante ciò gli fosse noto per averlo appreso dal citato don Puglisi nel corso di un colloquio avvenuto presso la parrocchia di Squillace. Dal momento della notifica gli indagati hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere sentiti dal magistrato o depositare memorie difensive. Allo scadere, il pm deciderà se chiedere il rinvio a giudizio o, al contrario, archiviare  la posizione dei due indagati.

La deposizione di Abramo nel processo Laria

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