Concluso a Siderno il primo campo di Libera dedicato a Congiusta

Si è concluso davanti alla stele dedicata alle vittime innocenti della mafia il primo campo “Libera Locride” dell`estate 2012 che porta il nome di Gianluca Congiusta.  
Con un applauso che sembrava non dovesse finire mai, il primo campo organizzato da Libera quest`estate nella Locride, dedicato a Gianluca, si è chiuso intorno alla stele che la città di Siderno ha inaugurato due anni dopo il
suo assassinio.
«I responsabili del campo di Libera Locride – è scritto in una nota – hanno saputo coniugare al meglio le giornate di lavoro nel terreno confiscato alla `ndrangheta ed i momenti di riflessione e condivisione. Il primo campo lavoro dell`estate 2012, ha animato il don Milani di Marina di Gioiosa Ionica con la memoria di tutte le vittime innocenti di mafia. I sedici volontari giunti da tutta Italia hanno storie molto differenti, ma sono uniti dalla medesima voglia di comprendere. E di cercare, insieme, la strada per combattere ogni tipo di mafia.
Tra di loro, quest`anno, c`erano anche due ragazzi calabresi (uno di Cosenza, l`altro di Catanzaro) e una ragazza siciliana (di Brolo, provincia di Messina), segno che la voglia di dire basta sta diventando sempre più impellente anche per chi vive nel nostro territorio».
Nel ricordare tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata, il papà di Gianluca ha voluto dedicare un suo particolare pensiero al medico Fortunato La Rosa, che venne ucciso nel 2005 mentre da Canolo rientrava a Locri ed il cui assassinio ancora oggi rimane impunito.