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Anche per i sindacati Calabria vertenza nazionale

FALERNA Non c`è ancora una data, ma a settembre i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil saranno in Calabria per una «grande mobilitazione», come l`hanno definita i loro omologhi locali Michele Gr…

Pubblicato il: 27/07/2012 – 18:15
Anche per i sindacati Calabria vertenza nazionale

FALERNA Non c`è ancora una data, ma a settembre i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil saranno in Calabria per una «grande mobilitazione», come l`hanno definita i loro omologhi locali Michele Gravano (Cgil), Paolo Tramonti (Cisl) e Roberto Castagna (Uil). Le organizzazioni sindacali sono decise a farsi sentire. E anche a fare autocritica «se, talvolta – ha detto Castagna – siamo sembrati accondiscendenti». Non c`è più tempo per essere morbidi, anche perché – e su questo c`è totale condivisione – il governo regionale ha un atteggiamento quasi sprezzante: «Non vogliono dialogare con noi», ripetono i tre segretari dopo l`attivo unitario a Falerna.
Certo, l`analisi del contesto è desolante. Gravano lo dice a chiare lettere: «La Calabria è al limite della rottura sociale. E la “controriforma” degli enti strumentali pensata dalla giunta non farà che aggravare la situazione». Il segretario si riferisce alla proposta di creare una nuova agenzia regionale che accorpi Afor, Arssa e le Comunità montane. Per i sindacati non è un vero sforzo per tagliare gli sprechi, «ma il tentativo di ridimensionare i diritti dei lavoratori ed effettuare nuove operazioni clientelari». Il guaio è che, «mentre sui cittadini e i dipendenti statali piovono tagli, la Regione Calabria è quella che ha fatto di meno sui costi della politica». Un concetto rilanciato da Castagna: «È vero che c`è stato un ridimensionamento, ma perché la politica in Calabria continua a pesare il doppio che in Emilia Romagna?». Domanda che sa di antipolitica grillina. Una categoria dalla quale i sindacati vogliono tenersi lontani: «A noi piace la buona politica – spiega ancora Castagna –. Questa classe dirigente, e quelle che l`hanno preceduta, dovrebbero ammettere il fallimento. Potrebbero fare una cosa: un passo indietro in corrispondenza delle elezioni del 2013. Dovrebbero dire: “Ci facciamo da parte e candidiamo chi ancora non ha sbagliato”». Gli errori della politica li elenca Tramonti. Che parte dalla forestazione e dall`agricoltura, prossimi terreni di scontro: «Sono volani di sviluppo che la giunta regionale rischia di svendere. Ma è lo stesso anche in altri campi: sono in sofferenza i lavoratori dell`Arpacal e quelli della Sorical». Il perché prova a spiegarlo Gravano: «La giunta ha perso credibilità a Roma e Bruxelles, ma soprattutto non ha idee». Il sindacato un`idea ce l`ha: la mobilitazione. Che costringerà i suoi rappresentanti a ridurre al minimo le ferie, in vista della manifestazione di settembre. Ci saranno anche Susanna Camusso, Maurizio Bonanni e Luigi Angeletti. Anche per le segreterie nazionali dei lavoratori (come è stato per il Pd), la Calabria diventa questione nazionale. Speriamo che serva anche ai dipendenti del porto di Gioia Tauro: il nuovo accordo per la cassa integrazione vuole ridimensionare addirittura il loro diritto a essere malati.

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