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«Internet non cancellerà il vecchio modo di fare giornalismo»

REGGIO CALABRIA Il ruolo della carta stampata nell`era di internet è stato il filo conduttore della quarta edizione del premio giornalistico “La matita rossa e blu” organizzato a Reggio Calabria ve…

Pubblicato il: 28/07/2012 – 11:57
«Internet non cancellerà il vecchio modo di fare giornalismo»

REGGIO CALABRIA Il ruolo della carta stampata nell`era di internet è stato il filo conduttore della quarta edizione del premio giornalistico “La matita rossa e blu” organizzato a Reggio Calabria venerdì sera dalla Fondazione Italo Falcomatà. A onorare la memoria del sindaco della “primavera di Reggio” sono state alcune tra le migliori firme del giornalismo italiano. Tra i premiati Lucia Annunziata (direttore di Huffington Post Italia) per la televisione, Roberto Galullo (inviato del Sole 24 Ore) per il web e Luciano Gulli (inviato di guerra per il Giornale) per la carta stampata. Riconoscimento speciale alla carriera per Gian Antonio Stella (inviato speciale del Corriere della Sera). Il premio speciale per i giovani, in sinergia con “Repubblica@scuola”, è stato assegnato a Vittoria De Lutiis del liceo classico “Gabriele d`Annunzio” di Pescara.
Ma ad animare la serata, condotta dai giornalisti di Repubblica Giuseppe Smorto e Giuseppe Baldessarro, è stata proprio la discussione sul futuro dei media. Gulli ha ribadito l`importanza per tutti coloro che si avviano a fare questo mestiere a «non fermarsi in redazione come vorrebbero alcuni editori ma ad avere sempre la curiosità di andare a verificare di persona le notizie». E se per Galullo «fare giornalismo sul web non significa abbandonare il marciapiede», per Stella è fondamentale «mantenere un proprio rapporto con le fonti primarie» perché le notizie filtrate da altri «molto spesso ci inducono in errore».
Il giornalista del Corsera ha poi strappato applausi dalla nutrita platea presente al “Circolo del bridge” della città dello Stretto, quando ha fatto rilevare che «l`Italia, assieme al Giappone, ha la classe dirigente più vecchia del mondo». Da qui l`invito a «valorizzare i talenti» che pure sono presenti nel nostro Paese. Galullo, sul punto, ha in parte espresso dissenso: «Non sempre vale l`equazione giovani uguale merito. Per cui io ci andrei cauto con il tema della rottamazione».
Finale dedicato ai temi più calabresi. Tutti gli ospiti si sono ritrovati d`accordo sul fatto che se è necessario operare tagli agli sprechi in tempi di profonda crisi economica, è altrettanto vero che non si può «colpire indistintamente» presìdi importanti dello Stato come il Tribunale di Lamezia. «Se tolgono anche quello – è l`ammonimento di Galullo – mi dite chi ci pensa a difendere i cittadini onesti dalla tracotanza della criminalità?».

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