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Guccione: «Nel settore termale a rischio 1.500 posti»

REGGIO CALABRIA «Le imprese termali calabresi rischiano di soccombere definitivamente sotto i colpi mortali dell`insensibilità e dell`indifferenza della giunta regionale calabrese di centrodestra e…

Pubblicato il: 28/07/2012 – 18:06
Guccione: «Nel settore termale a rischio 1.500 posti»

REGGIO CALABRIA «Le imprese termali calabresi rischiano di soccombere definitivamente sotto i colpi mortali dell`insensibilità e dell`indifferenza della giunta regionale calabrese di centrodestra e del suo presidente, Giuseppe Scopelliti e 1500 lavoratori di questo settore rischiano irrimediabilmente di perdere il loro posto di lavoro». È la drammatica e allarmante denuncia del consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, contenuta in un`interrogazione rivolta allo stesso presidente della Regione, anche nella sua qualità di commissario ad acta per l`attuazione del Piano di rientro dei disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria. Dopo aver denunciato «l`inaccettabile e inspiegabilesituazione del blocco dei pagamenti da parte delle Asp, delle prestazioni termali erogate con oneri a carico del servizio sanitario nazionale, che pone seriamente a rischio l`operatività delle imprese coinvolte che, in taluni casi, vantano crediti arretrati nei confronti delle competenti aziende sanitarie locali, per somme che hanno anche superato i due milioni di euro per singola azienda», il consigliere regionale del Pd evidenzia la definitiva impossibilità delle aziende «di operare le previste riassunzioni del personale, indispensabili a garantire il regolare prosieguo della stagione termale e, conseguentemente, di cagionare una chiusura anticipata degli stabilimenti termali stessi, determinando una riduzione della stagione e mettendo a rischio la regolare corresponsione dei salari ai dipendenti delle terme». «Questa situazione di incertezza – prosegue Guccione – staminando ogni residua possibilità di gestione e di investimentoper le aziende coinvolte con l`evidente pericolo, peraltro, che in questa dinamica di immobilismo a pagarne le spese siano, inultima analisi, i lavoratori dell`indotto termale». Dopo aver ricordato le ripetute richieste, rimaste tutte senza risposta, da parte di Federterme nei confronti dei subcommissari per favorire la risoluzione delle criticità denunciate, il consigliere regionale dei democrat chiede a Scopelliti di sapere quali determinazioni intende assumere «in relazione alle possibili e immediate soluzioni al problema dei gravissimi ritardi nei pagamenti da parte delle aziende sanitarie locali, alla convocazione di un tavolo tecnico per la determinazione del budget annuale 2012 per la remunerazione delle prestazioni termali a carico del servizio sanitario regionale; alla disapplicazione dell`incremento del ticket previsto unicamente per le prestazioni specialistiche, diagnostiche, terapeutiche e riabilitative erogate dalle aziende termali; alla non applicabilità degli interessi moratori di cui al decreto legislativo n.231/2002 nei rapporti con le strutture sanitarie e socio-sanitarie private accreditate, finalizzati all`erogazione di servizi diretti all`assistenza e alla cura dei pazienti e alla non applicabilità del ticket sui budget di spesa regionale a far data dall`anno 2012».

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