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Fallimento della Gdm, perquisizioni tra Reggio e Milano

REGGIO CALABRIA Sono otto le persone coinvolte nell`inchiesta sul fallimento della società Gdm di Carlo Montesano. Oltre all`imprenditore reggino, infatti, la Direzione distrettuale antimafia ha is…

Pubblicato il: 30/07/2012 – 13:45
Fallimento della Gdm, perquisizioni tra Reggio e Milano

REGGIO CALABRIA Sono otto le persone coinvolte nell`inchiesta sul fallimento della società Gdm di Carlo Montesano. Oltre all`imprenditore reggino, infatti, la Direzione distrettuale antimafia ha iscritto nel registri degli indagati altre sette persone: l`ex direttore operativo della Multiservizi Pino Rechichi, i commissari liquidatori della Gdm Piergiorgio Sacco e Paolo Francesco Montesano, Amedeo Bernardi, Salvatore Sentina, Nuccio Occhiuto e il commercialista Matteo Sala.
Stamattina il Gico della guardia di finanza, guidato dal colonnello Claudio Petroziello e dal maggiore Gerardo Mastrodomenico, ha eseguendo 13 perquisizioni tra Reggio Calabria e Milano.
Ed è proprio all`ombra della Madonnina che i militari delle fiamme gialle hanno perquisito la sede legale della “Gdm Spa”. In riva allo Stretto, invece, sono state perquisite l`abitazione e l`ufficio della commercialista Deborah Cannizzaro, l`abitazione di Carlo Montesano, le sedi delle società “Euro Logistik”, “Gam Spa” e “Ma.Ri.Na. Coop” e l`abitazione di Marcello Foti.
Sono proprio le dichiarazioni di quest`ultimo che hanno dato un`accelerata alle indagini della Procura, coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Lombardo. Dichiarazioni che farebbero il paio con i sequestri effettuali qualche mese fa, nell`ambito dell`inchiesta sulla Lega Nord, nello studio di consulenza Mgim di via Durini a Milano dell`ex appartenente ai Nar Lino Guaglianone e in cui lavorava il consulente Bruno Mafrici.
Stando all`impianto accusatorio, il reato contestato a Carlo Montesano, Piergiorgio Sacco, Paolo Montesano e Matteo Sala è la bancarotta. In particolare, «Carlo Montesano, quale dominus sostanziale della Gdm Spa anche a seguito dell`ammissione alla procedura di concordato preventivo, Piergiorgio Sacco e Paolo Montesano, nella qualità di commissari liquidatori, e Matteo Sara, nella qualità di dottore commercialista che svolgeva attività di consulenza dei commissari, distraevano e dissipavano in parte l`attivo patrimoniale della Gdm Spa, impedendo peraltro all`amministratore unico della Euro Logistik di Marcello Foti, di procedere alla rinegoziazione del canone di locazione relativo all`immobile sito a Reggio Calabria sulla statale 106, in relazione al quale il Foti veniva costretto a versare, su indicazione del Montesano, a Rechichi Giuseppe, per il tramite della Sica Srl, un canone mensile fuori mercato, pari a 33mila euro, per locali non utilizzati a fini commerciali da almeno 5 anni».
Lo scopo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di «lasciare l`impresa dissestata nell`impossibilità di esercitare qualsiasi attività economica, di ostacolare gli organi del fallimento nella liquidazione dell`attivo e di danneggiare i creditori concorsuali».
Una condotta quella degli indagati «posta in essere al fine di agevolare l`attività della cosca Tegano rappresentata da Rechichi Giuseppe».
Dall`inchiesta sarebbero emersi passaggi poco chiari di denaro nel corso delle procedure fallimentari della Gdm in corso davanti al Tribunale di Milano.
Gli inquirenti, adesso, dovranno incrociare i dati raccolti nel corso delle perquisizioni di stamattina con quelle effettuale dalla Dia nello studio Mgim di via Durini
Il lavoro del sostituto procuratore Giuseppe Lombardo si concentrerà anche su un fondo del Liechtenstein che, attraverso la commercialista Deborah Cannizzaro, si sarebbe fatto avanti per rilevare sia l`intera Gdm che la Euro Logistick con un`offerta di 42 milioni di euro.
A rivelare il progetto è l`imprenditore Marcello Foti, amministratore unico della Logistick poi di fatto esautorato dopo l`arrivo di Carlo Montesano. Rispondendo alle domande del pm Giuseppe Lombardo, infatti, Foti ha dichiarato che «a marzo 2012, Nuccio Occhiuto portava in azienda la commercialista Deborah Cannizzaro, a me in precedenza totalmente sconosciuta, la quale, sapute le difficoltà finanziarie della Euro Logistick, si era offerta di acquistare sia la stessa che l`intera Gdm, compresi tutti gli immobili, a mezzo di un fondo allocato in Liechtenstein. Nel dettaglio, l`operazione doveva avvenire attraverso il filtro di una società di Milano al cui interno vi erano un soggetto americano ed un soggetto di Bergamo di cui non ricordo i nomi. Solo dietro numerose richieste di chiarimenti da parte mia, di Occhiuto e di Bernardi, la Cannizzaro comunicava che dietro l`operazione ci sarebbe stato il fondo in Liechtenstein. Tutti noi non abbiamo escluso che dietro tale fondo ci potesse essere lo stesso Carlo Montesano, atteso che quest`ultimo mi invitava a non rompere i rapporti con la Cannizzaro. Quest`ultima, in una circostanza, parlando della vicenda Rechichi, mi evidenziava di essere molto amica di Giovanni Zumbo e che nessuno l`avrebbe mai toccata. A metà giugno 2012, la Cannizzaro mi ha contattato dicendomi che l`operazione era saltata senza fornirmi ulteriori spiegazioni».

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