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La Regione visita i siti inquinati di Crotone

CROTONE La quarta Commissione consiliare “Assetto ed utilizzazione del territorio-Protezione dell`ambiente” presieduta da Alfonso Dattolo, ha – nell`ambito dell`indagine conoscitiva sullo stato del…

Pubblicato il: 30/07/2012 – 19:33
La Regione visita i siti inquinati di Crotone

CROTONE La quarta Commissione consiliare “Assetto ed utilizzazione del territorio-Protezione dell`ambiente” presieduta da Alfonso Dattolo, ha – nell`ambito dell`indagine conoscitiva sullo stato dell`arte della bonifica dei siti inquinati nella regione, così? come deliberato dalla stessa Commissione nel corso della seduta del 19 giugno – visitato i siti inquinati ubicati nel nucleo industriale di Crotone, lungo il tratto costiero a Nord della città.
Inoltre, dopo un confronto durato quattro ore – svoltosi nella sede della Prefettura di Crotone alla presenza del prefetto Vincenzo Panico – al quale hanno preso parte, assieme ad un nutrito staff di Eni /Syndial (la responsabile di Eni per le relazioni con gli enti locali, Barbaresi, l`esperto Eni per gli accordi di programma, Piredda, il responsabile nazionale Syndial per le azioni di bonifica, Mozzi) la vicepresidente della giunta regionale Antonella Stasi, la presidente dell`Arpacal Marisa Fagà, l`onorevole Nicodemo Oliverio, esponenti del sistema delle autonomie locali (il sindaco Vallone ed il presidente della Provincia Zurlo) del mondo produttivo e sindacale e delle tante associazioni che tengono viva l`attenzione su problematiche dal forte impatto sociale, la Commissione è pervenuta ad un risultato che il suo presidente considera eccellente. «Infatti – spiega Dattolo – insistendo nell`obiettivo di creare, su un tema che concerne il fondamentale diritto dei cittadini all`integrità fisica ed alla salute, un clima di dialogo costruttivo tra tutti i soggetti che hanno ruolo e titolo, politici, istituzioni, forze sociali e le associazioni in rappresentanza della società civile, siamo riusciti a fissare per settembre in Commissione a Reggio Calabria un secondo incontro che dovrà, col sussidio di competenze specifiche, aiutarci a focalizzare, assieme ai vertici Eni/Syndial, tutte le criticità presenti e diradare perplessità e dubbi che, nonostante l`ampia disponibilità a misurarsi con la città senza alcuna riserva da parte dei dirigenti Eni/Syndial, pure ci sono».
«La nostra idea, tuttavia – aggiunge il presidente Dattolo a nome di tutti i membri della Commissione presenti all`incontro – è fare emergere, in un confronto trasparente e vero, la verità e, contemporaneamente, individuare le modalità più idonee per bonificare i siti in questione e restituirli alla città per il migliore riutilizzo possibile per il rilancio del suo sviluppo».
Dai tanti interventi, sollecitazioni e spunti puntuali, su questioni complesse e tutt`altro che laterali, che si sono avuti (hanno preso parte alla riunione: i consiglieri regionali Scalzo, De Masi, Sulla, Pacenza, Franchino, Guccione, Magno, Morrone) è emersa l`esigenza «di dedicare alla questione ambientale crotonese un`attenzione politica forte ed a cui annettere finalmente un rilievo nazionale»; l`urgenza «di avere dallo staff Eni/Syndial un quadro esatto e circostanziato dei lavori di bonifica in atto»; «l`urgenza di avere date certe, non soltanto sulle demolizioni in corso (che dovrebbero, secondo i rappresentanti Eni/Syndial terminare nel 2013, bench‚ le associazioni abbiano espresso innumerevoli dubbi)».
I consiglieri regionali (presente anche la vicepresidente Stasi) nella mattinata, muniti di mascherina e casco, si sono incamminati nella visita dello spettacolo, «per più versi spettrale ed agghiacciante», offerto dalle tre aree dismesse dopo 64 anni di attività industriale ed attualmente di proprietà Syndial: ex Pertusola Sud e relativa discarica ex Pertusola; ex Fosfotec e relativa discarica ex Fosfotec; ex Agricoltura. Ai consiglieri regionali sono stati illustrati, con dovizia di dettagli, le fasi delle varie operazioni in itinere: quelli in fase di esecuzione (demolizioni delle strutture esistenti; bonifica della falda e sua messa in sicurezza), i piani di indagine integrativa di prossimo avvio, i vari step in atto delle operazioni, ivi comprese le difficoltà di ottenere da alcuni enti locali e dal ministero dell`Ambiente le autorizzazioni indispensabili per procedere. Autorizzazioni su cui i consiglieri regionali hanno chiesto spiegazioni, «per comprendere se ci sono ostacoli e di che tipo e per capire come adoperarsi per rimuoverli».

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