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E le mucche pascolano sull`acqua dell`Alaco

SERRA SAN BRUNO Da un lato le dichiarazioni dei dirigenti della Sorical, dall`altro le immagini impietose fotografate dagli attivisti del comitato Pro Serre. Le parole rassicuranti e le istantanee …

Pubblicato il: 30/07/2012 – 20:18
E le mucche pascolano sull`acqua dell`Alaco

SERRA SAN BRUNO Da un lato le dichiarazioni dei dirigenti della Sorical, dall`altro le immagini impietose fotografate dagli attivisti del comitato Pro Serre. Le parole rassicuranti e le istantanee (scattate da Salvatore Federico, ndr) che preoccupano. Il protagonista è sempre il bacino dell`Alaco, il cui sistema idrico è stato sequestrato dalla Procura di Vibo Valentia. Nell`invaso pascolano beatamente mucche e cavalli «in numero cospicuo, che quotidianamente entrano in acqua lasciando nell’invaso feci ed urine in grande quantità. Come viene eliminata l’ammoniaca dall’acqua?». Il problema è la potabilizzazione. E non solo quella. Altre foto mostrano, secondo gli attivisti vibonesi, che «il  suolo dell’invaso presenta ancora oggi le prove tangibili della mancata bonifica. Vi è una grande presenza di ceppaie e arbusti in putrefazione, spesso sommersi dall’acqua. Un’acqua di cui non è mai stata certificata l’idoneità». E al comitato viene in soccorso il parere di un tecnico dell`Arpacal, contenuto nel decreto di sequestro: «Le acque sono marroni e con presenza di ammoniaca, ferro e manganese e sono rese tali, probabilmente, dalla vegetazione sommersa nel bacino in testa al fiume che, lentamente è in putrefazione». L`osservazione successiva viene da sé: «L’acqua in questione, piena di vegetali in decomposizione e non trattata adeguatamente  (come si evince sia dagli atti della Procura, sia quotidianamente dai nostri sensi), a cui si aggiunge cloro in quantità, genera delle sostanze micidiali. Come se ciò non bastasse, molti riferiscono che i tubi delle condotte dell’ex Casmez, che attraversavano a cielo aperto la vallata in cui oggi è ubicato il bacino, sono stati sommersi dall’acqua e mai realmente dismessi». Il destinatario di domande e denunce è il dirigente di Sorical, Sergio De Marco, che ha cercato di rassicurare la popolazione sulla potabilità dell`acqua: «Può smentire ciò che dicono le nostre foto e gli atti giudiziari? E come fa il sindaco di Serra a non capire che, invece di provare a intimidirci con lettere surreali e tentativi di censura, dovrebbe, alla luce di quanto esposto per l’ennesima volta, tutelare la salute dei cittadini e dichiarare l’acqua dell’Alaco non potabile, quantomeno per il principio di precauzione?». La domanda resta aperta, così come le considerazioni sul bacino, sull`acqua giallastra e sulle mucche che continuano a fare il bagno come se niente fosse.

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