GIOIA TAURO Il “no” sicuro del sindacato autonomo Sul e il “ni” della Uil. E` questa, intorno alle 21, la situazione della trattativa, ancora aperta, sulla cassa integrazione dei portuali di Gioia Tauro. Il ruolo di mediazione della Regione, che ha garantito come lo scorso anno solo alcuni punti e impegni sul piano della formazione professionale nei 24 mesi di ammortizzatori sociali, non è servito a ricompattare tutto l`arco delle sigle sindacali. Anzi, anche sul fronte dei Confederali, da sempre compatti assieme all`Ugl, si sarebbe registrata – mentre la riunione a Catanzaro non è finita – una spaccatura, con la Uil indecisa se firmare o no. Cgil, Cisl e Ugl, invece, avrebbero detto sì all`accordo – che ora ovviamente dovrà essere sottoposto al voto dei lavoratori – mentre le indecisioni del sindacato di Angeletti dipenderebbero dalla mancata presentazione dei Piano di risanamento da parte dell`azienda Mct. Il Sul ha rinunciato a firmare criticando l`inamovibilità della società. Da quanto si è appreso, l`unico risultato nuovo ottenuto dai sindacati riguarderebbe il numero dei portuali da porre in cassa integrazione – che scende da 537 fino a 486 – e la certezza che se si dovessero verificare condizioni di ripresa dei traffici, le parti si dovranno incontrare per decidere una rivisitazione dell`accordo.
Erano presenti per Medcenter l’amministratore delegato Domenico Bagalà, assistito da Carmine Crudo e Roberto Gastaldo. Per i sindacati erano presenti per la Filt-Cgil, Salvatore Larocca, Domenico Laganà e Ilaria Floccari, per la Fit-Cisl Annibale Fiorenza, Giuseppe Larizza, Demetrio Casciano, Christian De Masi e Vincenzo Oliverio,per Ugl- Mare Francesco Cozzucoli, Francesco Reitano, Massimiliano Meliadò, per la Uil trasporti nelle persone di Giuseppe Rizzo e Giovanni Vilella. Oltre al presidente Giuseppe Scopelliti e al presidente dell`Autorità portuale Giovanni Grimaldi.
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