GIOIA TAURO «Confindustria Reggio Calabria guarda con attenzione all’ipotesi di una Zona economica speciale (Zes) nell’area del porto di Gioia Tauro». Questa la posizione espressa dall`associazione degli imprenditori reggini che ritengono «indispensabile ripensare il sistema degli incentivi per stimolare la creazione, nell’area retro-portuale, di un reale e organico tessuto produttivo».
«La possibilità di ottenere la completa esenzione fiscale, che si profila attraverso la Zes – motiva Confindustria reggina –, può rappresentare uno strumento in grado di attrarre investimenti in questa parte del territorio calabrese, che ancora oggi, nonostante la gravissima crisi in atto, costituisce la principale speranza per il futuro della nostra regione. Gioia Tauro, pur a fronte di evidenti difficoltà, resta uno dei principali hub del transhipment nel Mediterraneo».
Secondo i rappresentati datoriali dello Stretto «la Zes potrebbe essere uno strumento utile a colmare il gap competitivo dell’area, complessivamente considerata, rispetto alle omologhe realtà del Nord Africa». «In Egitto e in Tunisia, infatti – spiegano –, il costo del lavoro risulta essere sensibilmente più basso che in Italia, per le profonde differenze che esistono tra il sistema normativo di questi Stati e il nostro Paese». Anche se gli imprenditori aderenti a Confindustria ritengono che «tale misura, da sola, sia insufficiente a far fronte alle esigenze complessive di rilancio del porto di Gioia Tauro».
Per gli industriali, se l`istituzione da parte della Regione della Zes «potrebbe produrre degli effetti positivi sull’area retro-portuale e sullo sviluppo della logistica», lo sforzo sarebbe reso vano dalla mancanza della movimentazione dei container. Proprio per questo Confindustria sottolinea come sia «prioritario puntare sul rilancio dell’attività di transhipment, propedeutica a ogni altro ragionamento che riguardi l’area di Gioia Tauro».
«Per questo – affermano –, è necessario continuare a usufruire della riduzione delle tasse di ancoraggio, su cui ogni anno si registrano ritardi e intoppi burocratici inaccettabili; ottenere l’abbattimento delle accise sul carburante in ambito portuale e la fiscalizzazione del 45% degli oneri sociali. L’associazione degli imprenditori della provincia di Reggio Calabria ritiene infine che la strada maestra da percorrere, per rilanciare la competitività del sistema Gioia Tauro, sia quella di un’innovativa gestione dei processi produttivi e dell’organizzazione di lavoro e personale».
E, in quest`ultimo caso, citano ad esempio il recente accordo raggiunto tra Mct e alcune sigle sindacali «che, con senso di responsabilità e grazie a una efficace mediazione istituzionale, hanno accettato la Cigs di diverse centinaia di lavoratori».
Senza le barriere digitali che impediscono la fruizione libera di notizie, inchieste e approfondimenti. Se approvi il giornalismo senza padroni, abituato a dire la verità, la tua donazione è un aiuto concreto per sostenere le nostre battaglie e quelle dei calabresi.
La tua è una donazione che farà notizia. Grazie
x
x