Parco Romani, comitato degli acquirenti attacca il consiglio di amministrazione

«Molti di noi hanno investito in questo progetto i risparmi di una vita». Così esordisce, in una nota, il costituendo comitato “Gli occhi sul parco” di Catanzaro. L’organismo, che rappresenterebbe gli interessi di quanti hanno partecipato, sul piano finanziario, al progetto di Parco Romani, attacca il consiglio di amministrazione della società: «Non ci riconosciamo nell’attuale Cda, che si autoconferisce la rappresentanza di tutti gli acquirenti, non specificando di comunicare in nome e per conto di chi. Non ci dilungheremo sugli aspetti legali della complessa vicenda, certi che sarà la magistratura a fare il proprio corso con perizia e scrupolosità – si legge ancora nel documento – ma è necessario ribadire che le comunicazioni dell’attuale Cda non rappresentano 150 acquirenti».
I membri del comitato aggiungono: «È nostra ferma intenzione acquisire ed entrare nel merito di tutti gli atti da ritenersi “pubblici” e in alcuni casi inopportunamente “celati”, e metterli a disposizione a titolo assolutamente gratuito di qualunque acquirente volesse prenderne visione al fine di poter trarre conclusioni e adeguate riflessioni».
Il comunicato spiega poi che molti degli investitori di Parco Romani hanno già conferito mandato ai propri legali per ottenere tutela in relazione a questa intricata vicenda, ricordando che «allo stato attuale il Cda non ha provveduto nemmeno all’approvazione del bilancio: ne approfondiremo le motivazioni». Infine, il comitato “Gli occhi sul parco” ringrazia gli organi di stampa, anche per aver aiutato «i malcapitati acquirenti a venire a conoscenza di inquietanti circostanze anche su atti che avrebbero dovuto essere di assoluta riservatezza. Del resto, alcune anticipazioni apprese attraverso gli organi d’informazione in tempi non sospetti hanno recentemente trovato inopinate conferme».