Sequestrati beni per 12 milioni di euro a Michele Correale, di 63 anni, alias “u Zorru” attualmente detenuto perché coinvolto, per il reato di associazione mafiosa, nelle operazioni denominate “Crimine” e “Bene Comune – Recupero”.
Continua l’azione incessante di aggressione ai patrimoni mafiosi messa in atto dalla questura di Reggio Calabria, guidata Guido Longo.
Ggli uomini del Commissariato di Siderno, diretti da Carmine Soriente, e della Divisione anticrimine della questura, guidati da Maria D`Anna, hanno applicato i sigilli, a Siderno e a Torino – Orbassano, a diverse attività commerciali.
Il provvedimento di sequestro è stato emesso lo scorso 31 luglio dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio che ha accolto la proposta avanzata dal questore Longo.
“U Zorru” si è visto strappare dallo Stato quattro attività commerciali. A carico del Correale grava anche una condanna divenuta definitiva nel novembre 2009, a sei anni e quattro mesi di carcere per coltivazione d’ingente quantità di sostanza stupefacente.
A Siderno il sequestro ha interessato un’area di servizio Eni, con annesso punto di ristoro, gestita dalla società “Siderpetroli di Futia Luisa & C. S.A.S.” ed una società di trasporti denominata: “Sidertrans Trasporti e spedizioni di Futia Cosimo & C. S.a.s.” con un patrimonio aziendale composto da tredici tra autotreni e rimorchi. A Torino gli agenti della locale Questura hanno contemporaneamente sequestrato altre due società denominate: “La Mimosa e l’Antica Caffetteria di Catalano Cosimo e Infusini Barbara”.
Nipote di Correale, il titolare dell`esercizio commerciale Catalano era stato arrestato l`8 giugno 2011 nell’ambito dell’operazione denominata “Minotauro” emessa dal Tribunale di Torino.
Dagli atti dell’ordinanza risulta che Catalano, di 38 anni, abbia ricevuto il grado della “Santa”.
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