GIOIA TAURO Sono iniziate le assemblee organizzate da Cgil, Cisl e Ugl per illustrare i contenuti dell`accordo sulla cassa integrazione siglato nei giorni scorsi. «L`intesa sul governo della cassa integrazione – è quanto scritto in una nota delle segreterie della Cgil e della Filt-Cgil – è in continuità con il grande patto di responsabilità che nel luglio del 2011 fu firmato tra azienda e sindacato confederale che ha permesso, solo grazie all`impegno dei lavoratori e al loro sacrificio, di recuperare volumi impensabili. Un rilancio della competitività dell`hub attraverso la leva della produttività per contrastare l`agguerrita concorrenza del Nord Africa che si accaparra il mercato sottopagando i lavoratori. Da oggi, illustreremo un accordo che è nel segno della responsabilità di chi sceglie di metterci la faccia; nel nome della storia di quel sindacato confederale nato nel suo dna per siglare accordi sempre migliori». «Pensiamo, perciò, che è stato doveroso e onesto – prosegue la nota – ricercare quest`accordo, perché, nei fatti, si ottengono importanti segnali positivi, riferiti all`accordo precedente. Si rafforza pure la possibilità di far aumentare la ripresa del terminal e di favorirne la crescita. Si registra, infatti, questo è inconfutabile e ogni illazione è solo propagandistica, una forte riduzione dei periodi pro lavoratore di cassa, rispetto allo scorso anno trascorso con una previsione in crescita che permetterà a tutti di fare meno cassa e di avere per i carrellisti picchi di abbattimento pari al 50%; nonché una migliore turnazione che restituisce tempi di vita familiare e maggiore vicinanza agli affetti, oltre a una nuova distribuzione del lavoro notturno». «L`accordo – conclude la nota – agisce anche in positivo su quell`odiosa ipotesi di valutazione individuale del merito che viene definitivamente derubricata. Con la firma si è messo al bando uno strumento discriminatorio e “punitivo” che con la mancata applicazione dell`accordo, l`azienda unilateralmente, certamente riproverà e riuscirà ad applicare. Sono molte le ragioni che convergono sul consenso all`accordo, soprattutto, in fase in cui l`assenza della politica consegna i miracoli solo ai lavoratori».
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