LONGOBUCCO Il nome di Longobucco non è legato solo al nome della judoca olimpionica Forciniti. Il centro silano è un`enclave di antica e radicata arte manifatturiera. È iniziata lunedì 6 e si concluderà sabato 11 agosto la “Settimana della Tessitura”, l’attesissimo appuntamento fisso per gli appassionati e una delle poche iniziative presenti sul territorio capace di miscelare con grazia arte e divertimento e smuovere, così, importanti flussi turistici verso l’area della Sila Greca, giunta questo 2012 alla sua VIII edizione, e che avrà il suo coronamento il 9 agosto con il concerto gratuito di Peppe Voltarelli.
L’iniziativa organizzata quest’anno alla Cna guidata da Mauro Zumpano, si inaugurerà alla presenza del presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, dell’assessore alle Attività produttive della Provincia di Cosenza, Mario Caligiuri, del vice-Presidente della Provincia Bevacqua e del sindaco di Longobucco, Luigi Stasi, dell’assessore al Turismo del Comune di Longobucco, Bruno De Luca che ha fortemente voluto che sempre maggiore attenzione fosse puntata sulla riscoperta di Longobucco come centro storico di produzione dell’artigianato tessile triplicando le esposizioni: questo 2012 infatti al tradizionale Palazzo Citino, allestito dalla ProLoco Longobucchese che ospiterà le meravigliose coperte, si uniscono un concerto da telaio anche Palazzo Graziano e il Museo dell’Artigianato Silano e della Difesa del Suolo.
Alla mostra “Tesori Longobucco: manifatture d’arte della tradizione tessile” curata da Melissa Acquesta si unisce “Filati legna pietra ferro: esposizione temporanea delle migliori botteghe d’artigianato silano” a cura di Giovanna Ioele, a testimoniare il sostegno dall’amministrazione comunale e provinciale, per offrire ai favolosi tessuti longobucchesi quell’attenzione anche scientifica che possa fare da base solida ad una politica di tutela e valorizzazione dei manufatti visti sia come beni significanti in sé sia come testimonianze di una tradizione antichissima, quella tessile, che ha rappresentato per anni, oltre l’estrazione dell’argento e la forestazione, un valido sbocco occupazionale.
L’eccellenza tessile di cui la cittadina montana continua a mantenere il primato e a custodirne la tradizione è Il fuoco intorno a cui ruota l’intero evento: generazione dopo generazione i longobucchesi si sono tramandati i disegni e e le tecniche di lavorazione, e ancora oggi le abili tessitrici di Longobucco producono tessuti di eccezionale bellezza, raggiungendo un grado di perfezione insuperato. I tessuti di cui i più antichi, di proprietà di generosi privati, sono stati ospitati nelle sale di Palazzo Citino, hanno assunto il ruolo evocativo di protagonisti in una ricostruzione tematica e funzionale di arredi per abitazione e suppellettili, innanzitutto della “camera da letto”; in mostra, infatti, pezzi essenziali di uso comune, quei pezzi, insostituibili, che andavano a creare il cuore dei corredi sponsali di cui l’elemento principe era ed è tutt’oggi “La coperta” per il letto matrimoniale.
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