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Una valigia di cartone contro il taglio dei treni

LAMEZIA TERME Contro il taglio dei treni serve una mobilitazione di massa. Meglio ancora se accompagnata da uno slogan: spiccio, diretto, per certi anche pop. “Ridateci il treno va`!” è infatti il …

Pubblicato il: 16/08/2012 – 12:10
Una valigia di cartone contro il taglio dei treni

LAMEZIA TERME Contro il taglio dei treni serve una mobilitazione di massa. Meglio ancora se accompagnata da uno slogan: spiccio, diretto, per certi anche pop. “Ridateci il treno va`!” è infatti il manifesto che annuncia la protesta dei pendolari calabresi contro le scelte del governo e di Ferrovie dello Stato. L`idea è di un rossanese trapiantato a Forlì: Euristeo Ceraolo. Un nome non convenzionale, per una rivolta (civile) non convenzionale. L`idea è quella di esporre delle valigie di cartone in tutte le stazioni calabresi. «Le motivazioni per una protesta ci sono tutte», spiega il promotore dell`iniziativa, che rivolge un invito a tutte le «associazioni dei consumatori, i sindacati, i movimenti dei diritti dei cittadini, la classe politica, le istituzioni e i sindaci della fascia Jonica con in testa il sindaco di Rossano», esortandoli a fare la propria parte «per riavere i nostri treni». Euristeo Ceraolo, pendolare dallo stile abbastanza stravagante, rievoca un passato in cui i treni erano addirittura «gloriosi», sicuramente per il carico di significati e di emozioni che trasportavano, su e giù per l`Italia, al servizio delle migliaia e migliaia di emigrati calabresi. «È sparito il mio treno, il glorioso Crotone-Milano. Era il treno in cui i miei nonni, insieme a mia madre con i suoi fratelli emigrarono a Milano con le loro valigie di cartone. Lo stesso che prendevo io per spostarmi da Rossano a Forlì, e viceversa», ricorda l`insolito attivista. Che intende allargare il più possibile la nuova, innocua, ribellione con un appello «ai cittadini-passeggeri-pendolari: con questi tagli indiscriminati della strada ferrata, ci vogliono fuori dal mondo, con i vostri sonni tranquilli vi state rendendo complici inconsapevoli. Perciò vi invito a spegnere il televisore e a ritrovarci per riprenderci i nostri diritti e la nostra vita. In ogni stazione gridiamo: ridatemi il treno va`!».
Ceraolo, come ogni intraprendente promotore di eventi di questo tipo, pensa sia probabile «che manifestazioni per il ripristino dei treni continueranno a essere organizzate come un vero tour in altre stazioni ferroviarie d`Italia, fino a quando non si avranno delle risposte certe».
I disagi causati alla Calabria, secondo l`attivista rossanese, non sono più tollerabili, a causa di «circa 21 treni soppressi e con la grave perdita di circa duemila posti di lavoro. Hanno ragione i sindacati nel denunciare l`isolamento del Mezzogiorno». Infine, Ceraolo avanza una richiesta, che suona come una supplica accorata: «Signori tecnici che siete stati nominati per risolvere i problemi che gli attuali politici sono stati incapaci di risolvere, per favore ripristinate il mio treno per Rossano».

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