Ultimo aggiornamento alle 20:24
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Flop archeologico: «Non è una statua ma un pezzo di motore». E non c`è alcuna nave

BIANCO «Molto rumore per nulla». La soprintendente ai beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, liquida con una citazione shakespeariana la vicenda vicenda della statua o della presunta a…

Pubblicato il: 22/08/2012 – 11:06
Flop archeologico: «Non è una statua ma un pezzo di motore». E non c`è alcuna nave

BIANCO «Molto rumore per nulla». La soprintendente ai beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, liquida con una citazione shakespeariana la vicenda vicenda della statua o della presunta armatura ritrovata a Bianco. Dal mare è saltato fuori un radiatore: incagliato tra gli scogli dove avrebbe dovuto esserci un reperto storico di inestimabile valore. Come se uno scaldabagno venisse scambiato per un capitello corinzio. Anche della nave segnalata dai sub che hanno ritrovato l`effige del leone di bronzo non è stata trovata traccia. Al termine delle ispezioni i sommozzatori hanno lasciato l`area. La soprintendente ha assistito a tutte le operazioni insieme al comandante del nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza, Raffaele Giovinazzo, ed al comandante della compagnia dei carabinieri di Bianco, Francesco Donvito.
«Nell`ispezione della prima area – ha detto Bonomi – dove era stata segnalata la presenza di un`armatura o di una statua è stato trovato il radiatore di un motore per imbarcazione. Nella seconda area, dove è stata trovata la testa di leone in bronzo, le ricerche hanno dato esito negativo. In quell`area era stata segnalata la presenza di una nave».

«QUANTE SPESE INUTILI»
Ovviamente, la soprintendente Bonomi non ha preso bene la segnalazione della nave e della statua: «Ora speriamo che nel luogo dove hanno trovato il leone ci sia qualcosa di più interessante. Bisognerebbe dire quanto è costato allo Stato tutto questo circo ed è una situazione che si poteva evitare. Bastava attenersi alle procedure ed evitare di informare prima la stampa e poi le autorità. Ci saremmo evitata una serie di spese inutili».

GIOVINAZZO: LA TESTA DI LEONE UN RITROVAMENTO IMPORTANTE
«La testa di leone in bronzo è sicuramente un ritrovamento importante». Il capitano dei carabinieri Raffaele Giovinazzo, comandante del nucleo Tutela e patrimonio culturale di Cosenza, è appena tornato da Capo Bruzzano e, raggiunto telefonicamente, conferma il valore della testa restituita dal mare. Delusione, invece, per la seconda segnalazione, «perché si è trattato di due diverse segnalazioni che riguardavano la stessa area e giunte quasi contemporaneamente». Nessuna statua, solo «un pezzo di rame incastrato tra le rocce». Revocata l’ordinanza che vietava la circolazione sullo specchio d’acqua protagonista del ritrovamento, resta ancora in piedi l’ipotesi che la testa di leone faccia parte di qualcosa di più ampio e importante. «Ora faremo tutti i controlli del caso con la dovuta calma», assicura Giovinazzo. Il clamore mediatico della cosa ha già fatto abbastanza danni.

E ADESSO ANDRÀ ALL`UNICAL
Intanto la testa di leone è stata nuovamente affidata ai carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico che la porteranno all`Università della Calabria dove, già dai prossimi giorni, saranno effettuate le analisi chimiche e fisiche per stabilire l`epoca di realizzazione. Poi ci sarà il restauro. «La testa del leone – ha concluso Bonomi – è un pezzo enigmatico. Da una prima analisi potrebbe appartenere ad epoca romana o addirittura a quella rinascimentale».

FLOP SUL FONDALE
La conferma è arrivata in mattinata. L`oggetto metallico bloccato tra gli scogli di Capo Bruzzano è un radiatore di motore e non una statua o una armatura. È quanto hanno accertato i carabinieri del nucleo sommozzatori di Messina che hanno recuperato l`oggetto e lo hanno portato a riva. La soprintendente ai beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, ha detto che «già dai primi accertamenti fatti dai sommozzatori della capitaneria di porto sembrava che si trattasse di un pezzo di motore e non di una statua o armatura. Le verifica definitiva dei sommozzatori dei carabinieri ci ha dato la conferma».

I SOMMOZZATORI DEI CARABINIERI A BIANCO
I carabinieri del nucleo sommozzatori sono rimasti a Capo Bruzzano per tutta la giornata. Quattro militari hanno raggiunto a bordo di un gommone il luogo del ritrovamento del leone di bronzo e successivamente si sono spostati di 2-300 metri dove sono stati avvistati degli oggetti in metallo bloccati dagli scogli. Ieri, inizialmente si era prima ipotizzato che si trattasse di una armatura o di una statua e poi di materiale metallico. Ai sommozzatori è stato affidato anche l`incarico di verificare la presenza di una nave il cui relitto sarebbe stato avvistato nella zona dove è stato rinvenuto il leone di bronzo. Sulla spiaggia ci sono i carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico di Cosenza ed i militari di Bianco. Da stamane si sono radunati anche molti curiosi e turisti che hanno assistito alle operazioni dei sommozzatori.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x