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Gioia Tauro, Gentile replica a Caridi: «Pronti alla causa contro la Regione»

GIOIA TAURO L`assessore regionale Antonio Caridi, nel botta e risposta che sta avendo con i vertici del consorzio Asi di Reggio, non risponde sui tempi centrali della disputa, per tentare di nascon…

Pubblicato il: 23/08/2012 – 12:08
Gioia Tauro, Gentile replica a Caridi: «Pronti alla causa contro la Regione»

GIOIA TAURO L`assessore regionale Antonio Caridi, nel botta e risposta che sta avendo con i vertici del consorzio Asi di Reggio, non risponde sui tempi centrali della disputa, per tentare di nascondere le responsabilità della giunta di cui fa parte. E` convinto di ciò Pino Gentile, presidente dell`ente regionale per lo sviluppo industriale, che in una nota replica all`esponente dell`esecutivo Scopelliti, che lo aveva attaccato all`indomani dell`illustrazione al prefetto, da parte del massimo rappresentante dell`Asi, di un dettagliatissimo dossier sul conflitto istituzionale in atto tra i due enti. Al report che Gentile ha fatto avere al prefetto Piscitelli il 10 agosto, durante una riunione cui hanno partecipato anche i sindacalisti e convocata allo scopo di renderlo al corrente della condizione finaziaria critica in cui la Regione lascrebbe il suo braccio operativo, era seguita una presa di posizione sui giornali di Caridi, incentrata esclusivamente sugli aspetti della gestione economica dell`ente.      
«Come mai – replica oggi Gentile nella sua nota – l’assessore non sembra interessato a progetti che appaiono di maggiore portata e di enorme interesse, soprattutto per l’area di Gioia Tauro, quali la realizzazione del rigassificatore e della piastra del freddo sulle quali il consorzio sta lavorando nel totale disinteresse della Regione. Nella relazione inviata in prefettura si parla anche di questo,  come del rinnovo dei piani regolatori territoriali degli agglomerati industriali di Campo Calabro e Gioia Tauro, ormai scaduti da anni e rinnovati dall’Asi, ma la cui adozione attende il rilascio della Valutazione ambientale strategica da parte della Regione, ormai da oltre due anni. E si parla anche dei fondi europei destinati ai consorzi industriali, rispetto ai quali l’Asi reggina ha realizzato più di un progetto che attende di essere finanziato. Su questi e altri interessanti argomenti la Regione mantiene il più assoluto silenzio».
Una risposta che sembra entrare nel merito di una disputa che, dopo avere visto il doppio tentativo fin qui fallito di commissariare l`Asi e toglierne la guida a Gentile – che era stato indicato nella legislatura precedente – a questo punto ha prevalentemente un carattere politico perchè influenza le attività programmatorie della Regione e del soggetto attuatore di esse che, per stututo, dovrebbe essere il consorzio.
«Sorprende la replica dell’assessore Caridi (col quale confermo un solido rapporto personale) – prosegue il presidente -. E` bene evidenziare che il consorzio Asi, ente pubblico economico con autonomia delle funzioni, é ente strumentale della Regione, e inquanto tale dovrebbe essere finanziato dalla Regione. Invece, non ricevendo alcuna risorsa dalla stessa o dallo Stato per le spese relative alla gestione ha provveduto, da sempre, in via esclusiva, al proprio sostentamento». Gentile ritorna quindi al doppio cuore del problema: come pagare gli stipendi ai 46 dipendenti, visto che la Regione non pagherebbe le quote e i progetti che l`Asi ha realizzato, e come colmare i ritardi nella pianificazione di impianti attesi nell`area industriale di Gioia Tauro? Il presidente sul primo quesito offre una ulteriore chicca-novità.
«Neanche il contributo annuale previsto dallo Statuto a carico della Regione e degli altri enti consorziati è stato mai versato tanto che a breve ci vedremo costretti ad adire le vie legali per il recupero del credito accumulato», è la notizia che offre Gentile, il quale non nasconde di sperare in una fine della querelle che restituisca al consorzio la più completa capacità di programmare e realizzare le opere che servono per lo sviluppo industriale della provincia.  
«Si attende e si auspica – è la conclusione del suo comunicato -, al di là delle parole e delle sterili polemiche ed iniziative ad oggi prodotte dalla Regione, un intervento più concreto dell’assessorato di riferimento, che possa realizzarsi nell’immediato con un gesto di effettivo sostegno all’ente, le cui potenzialità possono essere di aiuto al superamento della grave crisi in atto nel tessuto produttivo calabrese».

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