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L`ALFABETO | Cosa resterà dell`estate dello spread

Cinquanta sfumature di marrone: il romanzo (thriller) del mare calabrese. Strisce quotidiane, ma non radiofoniche. Pubblicità ingannevoli e un video promozionale mostrato a un emiro di Dubai come s…

Pubblicato il: 02/09/2012 – 7:09
L`ALFABETO | Cosa resterà dell`estate dello spread

Cinquanta sfumature di marrone: il romanzo (thriller) del mare calabrese. Strisce quotidiane, ma non radiofoniche. Pubblicità ingannevoli e un video promozionale mostrato a un emiro di Dubai come si fa coi filmini del viaggio di nozze. Il governatore ringiovanito in volto nonostante i «nemici» della Calabria: tranquilli, contro il degrado paesaggistico denunciato da quel provocatore disfattista di Galli della Loggia basterà «una grande riflessione istituzionale e culturale», sostiene l`assessore-megafono. Anna Falchi senza tacchi e il sex symbol Santamaria in versione papino. Un`ondata di «suggestive cornici», presunti «eventi» e notti bianche (che mai arrivano all`alba come dovrebbero). Jazz, il peperoncino è come il prezzemolino mentre la taranta oscura la tarantella. E ancora: un teenager in Hogan testimonial della Regione, un`icona planetaria collegata via Skype da San Francisco, due guru francesi e la perdita di altrettanti calabresi notevoli, benché adottivi. Caldo, profezie, scosse telluriche e pesciolini che mordono. Portali turistici dove l`ultima notizia risale ad aprile. L`estate 2012 in quindicimila battute.

Albertazzi, Giorgio. Il maestro ha bissato il suo anno da direttore artistico del Magna Graecia teatro ma ha dimezzato l`attenzione per la nostra regione, sia quella (R minuscola) che lo ospita da direttore del proprio festival teatrale “di punta”, sia quella (R maiuscola) che lo ha pagato: lo attendiamo l`anno prossimo per una festa di compleanno a sorpresa (il 20 agosto 2013 spegnerà 90 candeline), sempre che voglia condividere qualcosa con noi calabresi – a parte l`onorario.  

Bianche, notti. Non ce n`è una (tra quelle organizzate in Calabria con un boom esponenziale nell`ultimo decennio) che arrivi all`alba come da originale. E dunque non ce n`è una “reale”, se non nei manifesti, dove al contrario ne campeggiavano a centinaia.

Cornici. Quasi sempre «suggestive», ma 9 volte su 10 delimitano scene da incubo a metà fra il bombardamento (soltanto acustico, fortunatamente) di Guernica e le sagre orgiastiche alla Bruegel (ma a base di vino e `nduja o polpette, in ogni caso bevande e cibi  non proprio estivi…). Aspettando la maestosa ed elegante calma di un quadro di Hopper, il primo premio “Suggestiva cornice 2012” va anche quest`anno alla gestione dei parcheggi, da girone infernale nei borghi più arroccati come nelle presunte “perle” di Jonio e Tirreno. Un caso su tutti il live da 20mila presenze (50mila per gli organizzatori) di Caparezza a Cittanova: qualcuno, una volta riuscito a sgusciare tra le auto a fine concerto, ha dovuto schivare persino 3 pullman di una comitiva di crocieristi di scalo a Messina allettati dallo stocco e dal live gratis. File fantozziane per uscire “fuori dal tunnel”.  

D`Alessio e Daniele. Nei live di Gigi (fine luglio) a Cosenza e di Pino (un mese dopo) a Catanzaro c`è la misura stessa dei tempi di vacche magre: il primo ha dovuto cambiare location (dallo stadio comunale a una piazza del centro storico) causa scarsità di biglietti venduti, il secondo – forse per evitare di battere “in ritirata” – ha scelto direttamente piazza Duomo, slargo nel budello della parte antica del capoluogo, chiuso alla bisogna per 2000 selezionatissimi (e facoltosi, visti i tempi) spettatori.

E… state con noi! Anche per quest`anno resta lo slogan più amato dai copywriter, ammesso che ne esistano nelle strutture o tra i consulenti dei ridondanti assessorati al Turismo e Spettacolo dei Comuni calabresi. La formuletta è una delle poche cose che lo spread non ha intaccato, eppure l`originalità e l`inventiva sono a costo zero… Vallo a spiegare a quelli che continuano a organizzare improbabili “Festival della taranta” copiandoli dal Salento – e fingendo di ignorare che da noi ci sarebbe la tarantella.

Francesi. Sono transalpine due tra le icone dell`estate calabrese: il Daniel Buren che espone al Parco di Roccelletta di Borgia e al Marca fino a ottobre e Bob Sinclar – il dj che ha animato la vigilia di Ferragosto crotonese per gli amanti della disco – soddisfano esigenze diametralmente opposte. (Non c`è neanche bisogno di dire che la cifra artistica è inversamente proporzionale alla notorietà, ma qui Calabria e calabresi non hanno colpe.)

Galli della Loggia, Ernesto. EGdL è in ordine cronologico l`ultimo «nemico della Calabria» (per il penultimo vai alla lettera W), dopo il suo editoriale di fine agosto sul Corriere della Sera contro gli scempi visti nella nostra regione; la replica sarà affidata al fedele assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, che con toni affettatamente dialogici e un`immancabile menzione dell`impegno e dei meriti della «Regione Calabria guidata da Giuseppe Scopelliti» (ormai è un disco rotto), annuncia: «Stiamo pensando di organizzare su questo tema una grande riflessione istituzionale e culturale» (si badi bene: non organizzare, ma pensare di organizzare…). Essì, è proprio quel che ci vuole. Nel frattempo, a proposito di riflessioni in pubblico, il governatore tra tanti «nemici» valorizza gli amici e si conferma disponibile alle interviste, seppure non proprio a tutte: preferisce quelle descamisade (al massimo con la cravatta nel taschino), magari in un lido dove qualche giorno prima ha festeggiato la Reggina, e con buona pace delle domande cattive, anzi delle domande: anche quest`anno, infatti, il presidente ha scelto Roberto Arditti ad incalzarlo al microfono. Parlano del Modello Reggio. Che ora si dice «Reggio è Modello», così, per essere “giovani e lungimiranti” ed evitare di essere ripetitivi.      

Hogan. Indossa le scarpe per “fighetti” (saranno almeno originali?) il ragazzino che nella campagna pubblicitaria 6×3 dell`assessorato regionale al Turismo annuncia l`iniziativa Calabria Jones, finalizzata ad avvicinare (in estate!?!) 4mila studenti all`archeologia, con il conduttore tv Roberto Giacobbo nel comitato scientifico. Quanto di più lontano (sia le sneakers che il volto di “Voyager”) dallo spirito di Harrison Ford. Ammesso che quella sia archeologia…

Imperiale, Rocca. Nel castello federiciano di questo paesino dell`Alto Jonio cosentino, l`ultimo prima della Basilicata, prende forma l`evento forse più fascinoso dell`estate: il collegamento via Skype in diretta da San Francisco con Lawrence Ferlinghetti, poeta 93enne padre della Beat Generation e autore di 19 quadri ispirati da un viaggio “Sulla rotta di Ulisse”, due anni fa in Calabria. L`editore Pino Aletti – originario proprio di Rocca Imperiale – inaugura la mostra e presenta in anteprima mondiale il cofanetto con le nuove poesie di Ferlinghetti “Il mare dentro di noi”, prima uscita della collana “Il paese della poesia”, ispirata al borgo federiciano che da qualche anno ospita un concorso internazionale per poeti. Al pari soltanto dei concerti di Riccardo Muti e Uto Ughi, è senza dubbio questa la serata più coinvolgente dell`estate – ma non altrettanto osannata e pubblicizzata. Sicuramente la più originale.   

Jazz. E venne l`estate del mono-festival: il Peperoncino jazz, incrementando le partnership degli anni scorsi, ha offerto live di tutto rispetto (da Bill Frisell a Enrico Rava al Brad Mehldau trio) e, marchiando la Calabria in lungo e in largo, spalmato in quasi tre mesi si è consacrato definitivamente come “Prezzemolino jazz festival”. Forse i tempi sono maturi per cambiare nome (tanto la P del logo rimarrebbe la stessa, in linea con il mantra del risparmio – che adesso, come noto, si chiama “spending review”).

Lodi in lingua araba. A sorpresa, a stagione finita Scopelliti &co. volano a Dubai per incontrare il ministro dell`Economia Sultan Al Mansouri, al quale il presidente «ha i
llustrato le opportunità di investimento per i fondi sovrani dell`Emirato in Calabria» e «mostrato un video promozionale della regione», come si fa quando si torna dal viaggio di nozze e si propone (propina?) il filmino agli amici, con la cena sullo stomaco e l`amaro per digerire. Manco a dirlo, Al Mansouri «ha espresso la sua meraviglia per le bellezze della Calabria», ma dell`incontro non esiste una versione audio ufficiale.

Mgff. Il Magna Graecia festival, stavolta nel senso di film, per la prima volta non è stato ospitato dalla città di Soverato ma dalle vicine Montepaone e Squillace. Per una settimana le due cittadine della costa jonica catanzarese si sono trasformate in località da scatti vip, tra Claudio Santamaria con inseparabile cappellino e famiglia e Anna Falchi che – come ha giurato un venditore di marendelle e fichi d`India – senza tacchi non è poi tutto questo granché. La mente del Mgff, Gianvito Casadonte, non sembra aver rimpianto l`esilio coatto.    

Nicolini, Renato. L`inventore della gloriosa Estate romana se ne va nel cuore della sonnecchiante estate calabrese. Docente all`università Mediterranea e presidente del laboratorio teatrale dell`ateneo, Nicolini paga forse le simpatie politiche e dunque non è degno – ma forse è meglio così – del ricordo di professionisti del comunicato, forzati della dichiarazione e parolai della politica che evidentemente nel primo sabato di agosto hanno altro da fare (inteso non come politica o comunicazione, naturalmente). Il 10 agosto a Lamezia Terme moriva Carlo Rambaldi, il cui nome è legato a Et e ad altri capolavori della cinematografia del XX secolo. Anche lui calabrese per scelta, bontà sua.   

Ombre. «Campagne giornalistiche, monotone e ripetitive, si scatenano sulla scia di quell’abitudine antica al pregiudizio che getta solo ombre e discredito sulla Calabria» (dall`editoriale di Franco Talarico, presidente del consiglio regionale, pubblicato il 25 agosto sul portale Calabriaonweb.it con il titolo “Lavoriamo per questa nostra risorsa”, dove il mare calabrese viene definito «bello, pulito e magico»).

Profezie. Il 30 agosto l’assessore Caligiuri (quello della lettera G) ha visitato il Planetario di Savelli, uno dei più potenti osservatori astronomici del Meridione, dicono. Vi farà ritorno – si leggeva in un dettagliatissimo comunicato corredato da foto di gruppo all`ombra della costruzione fallica – «il prossimo 21 dicembre 2012 “per verificare la posizione del Cielo secondo il calendario del popolo Maya” hanno spiegato i convenuti». La parola «profezia» in realtà non è stata fatta, ma l`amicizia di Caligiuri con Giacobbo (vai alla lettera H) ci fa temere il peggio, tipo una puntata speciale con la diretta della fine del mondo da Savelli. Ormai tutto è possibile.

Quaestio, vexata. Ma insomma, con che idea delle coste calabresi se ne torneranno a casa i turisti? In attesa di scoprirlo, c`è anche chi ha fatto un convegno sul «perché tutti dicono che il mare calabrese è sporco». La risposta «perché è vero!!!» non l`ha data nessuno, però.

Regime, pubblicità di. Il dibattito sul turismo in Calabria da qualche anno è più stucchevole di quello sui tradimenti estivi, più snervante dei nomi dati a ondate di caldo e perturbazioni, più ripetitivo dei servizi tv sugli incendi: i numeri vengono piegati alle interpretazioni di comodo. Fortunatamente, a dichiarare non sono soltanto i soldatini del governatore (comunicati stampa tutti uguali, in pratica un modulo unico in cui cambia solo la firma), i quali negherebbero anche che la Calabria è bagnata dal mare se solo lo dicesse il Capo: nel piattume generale, il premio simpatia va a Confartigianato Imprese Crotone: nella città pitagorica – scrivono – «in vacanza c`è andato solo il turismo»… un calembour più efficace di molte analisi socio-economiche, forse un`idea per i prossimi spot (“Non fate andare il turismo in vacanza”); quelli di regime, invece, dipingono un`altra realtà: prendete la nuova pubblicità Turiscalabria: «Estate infinita: a settembre fatti sorprendere dalla Calabria, un mare limpido e trasparente, le suggestioni di paesaggi unici e meravigliosi, le magiche atmosfere di miti e tradizioni millenarie, i profumi ed i sapori di una terra ancora tutta da scoprire». Poi vai sul portale Turiscalabria.it e noti che l`ultima notizia caricata è un trofeo di windsurf a Reggio Calabria. «The event», manco a dirlo (le città metropolitane sono anglofile): peccato che è datato 19 aprile…

Sorrisi. Stavolta, da tv e giornali locali, le miss invitavano a sorridere al turista, mentre c`era sempre meno da sorridere (vai alla lettera W) ma soprattutto non si aveva, per l`ennesima volta, un numero chiaro e definitivo sulle presenze nella stagione estiva. Tra Golette Verdi da ribattezzare Goletta Marrone e maglie nere al mare calabrese, il 16 agosto se ne uscivano gli ambientalisti di centrodestra – e noi a pensare che l`ambientalismo non ha colore politico!!! – per affermare che «i dati forniti da Goletta Verde hanno creato un danno enorme, non ancora apprezzabile, all`immagine e all`economia della Calabria». E dei danni ai bagnanti chi parla? Difficile che con un sorriso passi tutto, figurarsi l`incazzatura.    

Terremoto. Il riferimento è sia alle scosse che non hanno lasciato tregua nemmeno tra luglio e agosto (in un anno, nell`area del Pollino ce ne sono state oltre 560) sia a un modo di fare giornalismo che di tellurico ha ben poco. L`accondiscendenza verso il Potere è, anzi, uno dei suoi dogmi, vera e propria cifra stilistica. Un esempio solo, per rimanere in tema balneabilità: il giorno dopo i dati allarmanti di Goletta Verde, ampio risalto alla versione dell`Arpacal (in soldoni: problemi solo nel 5% dei tratti costieri, e se proprio ci sono delle criticità, la colpa è dei fiumi). Meno male che a rendere più edulcorata l`ora di pranzo dei calabresi – ormai assuefatti, a differenza dei turisti che ogni tanto, increduli, scrivono ai quotidiani nazionali –, il tg regionale proponeva una «visita di ferragosto in carcere» fatta (prima di ferragosto…) da una parlamentare pdl e l`ennesimo premio-passerella, ultimo di una lunga serie, dove tra un assessore regionale e una valletta prestata alla politica (Italia Caruso, la bella presentatrice già aspirante miss Italia, oggi responsabile amministrativo dell’assessorato regionale al Bilancio) spuntava anche il caporedattore del Tg3 Calabria, Annamaria Terremoto. Inquadrata e premiata, amen.

Unico, fondo cultura. Un`estate di finanziamenti regionali a pioggia per l`arte contemporanea e gli eventi, «storicizzati» e no, con esclusi eccellenti a fare ricorso e molti altri a richiedere l`accesso agli atti. Il tormentone residenze teatrali – un bando che ne genera sempre uno nuovo e una selezione che si moltiplica in eterno – ha fatto scuola, evidentemente.  

Verbicaro e gli altri. Il workshop dedicato alla lirica nel paesino dell`entroterra alto-tirrenico cosentino è – con iniziative simili su lavorazione del marmo, clarinetti e danza moderna rispettivamente a Palmi, Cittanova e Reggio Calabria – uno di quei raduni internazionali importantissimi benché snobbati dalle istituzioni politiche regionali. Eppure, con le presenze che richiamano (nell`ordine delle centinaia a evento, più il famoso indotto) rappresentano, e si spera continuino a farlo, un esempio virtuoso di turismo culturale. Città più o meno piccole accolgono, spesso nell`arco di un mese come nel caso di Verbicaro o del Mediterraneo Dance Festival in scena per tutto luglio in riva allo Stretto, centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo. La ricettività è anche questo se è vero che, per fare un esempio, «fino al 2005 a Cosenza si è registrata una saturazione di presenze negli hotel», co
me ripetono spesso gli organizzatori storici di Invasioni, rimpiangendo i fasti delle prime edizioni – tanto più adesso che il festival è tra gli esclusi dai finanziamenti (vai alla voce precedente).

W l`Italia. Tra le vittime dello spread e della tristezza da spending review, si registra una vittima illustre nell`estate godereccia e caciarona dei calabresi: la striscia quotidiana di Rtl in diretta dal lungomare reggino, quel “W l`Italia” che l`anno scorso – con la crisi alle porte, il berlusconismo in declino e il dibattito rovente sui costi della politica – rovinò le vacanze di Peppe dj, al cui ottimismo e ai cui Rayban si interessarono finanche la coppia Stella-Rizzo sul Corriere della Sera e una fastidiosissima Zanzara su Radio24. Non per essere ripetitivi, ma una striscia quotidiana che purtroppo non è sparita è quella di sporcizia su gran parte del mare calabrese: nell`estate del caso letterario hard, in Calabria prendono piede le “Cinquanta sfumature di marrone”, romanzo thriller a tratti pulp e un po` splatter; ma per il governatore (che la stagione ci ha restituito ringiovanito in volto) e per i suoi corifei quei cialtroni di Goletta Verde, anche loro nemici della Calabria, hanno fatto allarmismo per «spostare i flussi turistici» altrove. L`ex sindaco-dj ha scelto proprio Rtl per dirlo, forse aveva nostalgia del network di Suraci. Da W l`Italia a W la Calabria, la crisi è crisi.   

Zanzare. Le celeberrime “tigre” quest`anno si sono rivelate più fastidiose di quella radiofonico-confindustriale dell`estate scorsa (vai alla voce precedente): tutte, allo stesso modo, nemiche della Calabria e dei turisti. Ma a proposito di animaletti molesti, è stato anche boom di segnalazioni da ogni singolo chilometro degli 800 di costa calabra: «Ehi, ma a riva c`è pieno di pesci che mordono alle caviglie!!!». Ebbene sì. L`eclettico assessore Caligiuri ha fatto sapere che svelerà il mistero nel corso di un convegno-seminario con Giacobbo (vedi lettere H e P), da tenersi prima del 21 dicembre. Seguirà buffet. L`ultimo. Per fortuna.

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