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Delrio: fondi europei, Regioni deleterie

LAMEZIA TERME «Abbiamo deciso di venire qui in Calabria perché in questo territorio più di altri il senso di appartenenza alla Repubblica, allo Stato, i cittadini lo percepiscono con l`azione dei s…

Pubblicato il: 25/09/2012 – 15:59
Delrio: fondi europei, Regioni deleterie

LAMEZIA TERME «Abbiamo deciso di venire qui in Calabria perché in questo territorio più di altri il senso di appartenenza alla Repubblica, allo Stato, i cittadini lo percepiscono con l`azione dei sindaci. E abbiamo voluto mandare un messaggio preciso: se la `ndrangheta è capace di andare al Nord, l`Anci è pronta a scendere in Calabria, affianco a quegli amministratori che quotidianamente fronteggiano la criminalità organizzata». Graziano Delrio, presidente dell`Associazione nazionale dei comuni d`Italia, ha lanciato da Lamezia Terme – luogo scelto dall`Anci come sede del suo consiglio nazionale – un segnale forte di solidarietà e di vicinanza ai primi cittadini della nostra regione. E, alla presenza dei primi cittadini di tutta Italia tra cui Gianni Speranza che ha fatto gli onori di casa assieme al presidente dell`Anci Calabria, Salvatore Perugini – ha rivolto un invito: «Lo Stato non deve lasciare soli questi sindaci».
«Abbiamo bisogno – ha detto – di dimostrare che le istituzioni esistono, di poter difendere queste realtà per poi protendere che i nostri concittadini ci seguano nelle azioni». Per questo Delrio ha bacchettato le assenze. «Sono deluso – ha affermato – per l`assenza dei sindaci delle grandi città del Sud. Oggi avremmo dovuto mandare un segnale forte al Paese per chiedere che si aprisse un dibattito profondo su come vengono spesi le risorse europee». A questo proposito il presidente nazionale dell`Anci ha puntato il dito contro le Regioni. «Da tempo – ha tuonato – le Regioni sono divenute un problema insormontabile per utilizzo delle ingenti risorse che provengono dall`Unione europea».
Da qui la richiesta di far rientrare i Comuni nella gestione diretta dei fondi strutturali. «Molti sindaci – ha sostenuto – hanno dimostrato con i fatti di saper utilizzare al meglio le risorse europee». Poi un passaggio alle questioni interne all`Anci Calabria. «Calabresi – ha detto rivolgendosi agli amministratori locali – è tempo di votare il vostro presidente. Avete tanti bravi sindaci che potrebbero rappresentarvi, non costringetemi a commissariare l`associazione».
Un`incitazione prima del congresso regionale programmato per il 29 ottobre che ha anticipato l`ultima chiamata alle armi in tema di economia pubblica. «Noi – ha detto – dobbiamo poter dire che la vera soluzione alla crisi proviene dall`autonomia: la crescita si fa con le città. Dobbiamo mettere i soldi dove vengono realmente spesi. È evidente che rimuovendo anche una piccola percentuale dai vincoli del patto di stabilità si creano potenzialità di crescita esponenziali per l`intero Paese».
Un intervento diretto quello del presidente Delrio a conclusione di una due giorni tutta dedicata alle problematiche del Mezzogiorno. Un tema che è stato al centro della relazione introduttiva del presidente dell`Anci Basilicata nonché delegato per il Mezzogiorno, Vito Santarsiero. «Tagliare oggi la spesa corrente nel Sud  – ha sostenuto nel suo intervento il responsabile dell`Anci per il Sud – significa tagliare risorse fondamentali per la tenuta sociale di questo territorio». Secondo Santarsiero, «occorre attivare da subito il fondo perequativo per compensare i pesanti tagli già adottati ai trasferimenti statali».
Ma nella lunga e articolata relazione, che il Consiglio nazionale dell`Anci ha poi votato, ci sono i numeri della drammatica situazione che vive il Mezzogiorno. «I dati ci dicono – si legge nella relazione esposta da Santarsiero – che dal 2007, cioè all`inizio della crisi, il Pil del Mezzogiorno è arretrato del 10%, sono andati persi ben 400mila posti di lavoro, la disoccupazione giovanile è al 50% ed è particolarmente aumentata la povertà».
Per questo il Sud non può essere abbandonato a se stesso. «Ma – ha sostenuto – deve essere trasformato da un problema che interessa solo i meridionali a risorsa per l`intero Paese».

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