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Il mercato globale della droga

CATANZARO Dall`Iran all`Australia passando per Bilbao. Un`organizzazione mondiale che riforniva di cocaina e anfetamina praticamente mezzo mondo, i quartieri della movida milanese, la dolce vita ro…

Pubblicato il: 27/09/2012 – 8:00
Il mercato globale della droga

CATANZARO Dall`Iran all`Australia passando per Bilbao. Un`organizzazione mondiale che riforniva di cocaina e anfetamina praticamente mezzo mondo, i quartieri della movida milanese, la dolce vita romana, fino a Gold Coast la Rimini d`Australia. La testa era però saldamente radicata in Calabria. È quanto emerge dalle operazioni “White beach” e “Miseria e nobiltà”, coordinate dalla Dda di Catanzaro, che hanno portato al fermo di 37 persone. Altri sette indagati sono attualmente irreperibili.
Il sostituto procuratore Vincenzo Luberto è riuscito a ricostruire la fitta rete di contatti tra i gruppi calabresi, i produttori mediorentali e gli spacciatori spagnoli. A far scattare le indagini è stato il sequestro di 3 chili di cocaina il 4 agosto 2009 a Rossano. Grazie alle intercettazioni, la guardia di finanza riesce a individuare nella famiglia Siena di Cirò Marina i capi dell`organizzazione che riforniva di cocaina quella parte di costa jonica calabrese, alcune zone della Toscana e vari quartieri della Capitale. La sostanza veniva acquistata in Campania dalla famiglia Iorio di Giugliano. Eppure tra calabresi e napoletani qualcosa si rompe. Colpa dei sequestri effettuati dalle forze dell`ordine. La famiglia Iorio a quel punto decide di non vendere più droga ai calabresi in conto-vendita. I Siena decidono, quindi, di rivolgersi altrove per rifornirsi di sostanza stupefacente. Il contatto questa volta è a Roma. Un vero e proprio broker degli stupefacenti. Attraverso di lui la finanza risale a un altro gruppo di trafficanti calabresi di cui facevano parte esponenti dei clan di San Luca e di Lamezia Terme. L`organizzazione poteva contare anche su una base di stoccaggio, a Guggiono nell`hinterland milanese, in cui la droga arrivava per poi essere dirottata sulle piazze dello spaccio. Anche in questo caso la guardia di finanza riesce a trovare i necessari riscontri: il 24 aprile 2010 vengono sequestrati 3 chili di coca, il 31 luglio altri 500 grammi e il 13 ottobre un altro chilo destinato al quartiere di Tor Bella Monica. Proseguendo le indagini, gli inquirenti scoprono che il mercato dei calabresi era molto più vasto. In particolare spicca la figura di un lametino trapiantato a Roma, Alessandro Mazzei. Era lui personalmente, secondo quanto ricostruito, a tenere rapporti con i produttori di metanfetamine in Iran. Il prodotto veniva poi trasferito a piedi in Armenia. Qui veniva presa in consegna dai “corrieri” spagnoli che trasportavano la sostanza a Bilbao che fungeva da centro di stoccaggio. A questo punto il carico veniva diviso e inviato in varie nazioni. Le metanfetamine viaggiavano su voli di linea sulle rotte dell`Europa centrale, nascoste nella plastica delle valige. Anche in questo caso, con la collaborazione, delle polizie europee sono stati sequestrati tre carichi: all`aeroporto di Francoforte, in quello di Praga e a Yerevan, capitale dell`Armenia.
I provvedimenti di fermo, emessi dal pm della Dda catanzarese Vincenzo Luberto, sono stati eseguiti dalle prime ore dell`alba, oltre che in Calabria, anche in Lombardia, Lazio, Toscana e Campania. Dei fermi emessi dalla Dda di Catanzaro, poco più di 20 sono stati eseguiti nell`area di Lamezia Terme, dove sono stati sequestrati beni per dieci milioni di euro, mentre i restanti sono stati fatti nella zona di Cirò Marina, dove i finanzieri hanno apposto i sigilli a beni per circa 40 milioni di euro. L`attività di indagine, perfezionata grazie ad un metodo applicativo informatico dello Scico, ha portato al sequestro a carico dei soggetti interessati di 51 fabbricati con alcune ville e abitazioni di pregio in Calabria ma anche a Roma, Arona (Novara) e in Toscana a Bagno a Ripoli, sei terreni, 26 imprese commerciali (ditte individuali e società) tra cui diversi beauty center, alberghi, discoteche di tendenza della movida estiva, 7 auto tra cui due Ferrari e altre vetture di grossa cilindrata, polizze assicurative, quote societarie e rapporti bancari.

«METANFETAMINE PERICOLOSISSIME»
«La scoperta del traffico di metanfetamine, attuata attraverso intercettazioni e sequestri, è particolarmente importante per la pericolosità di queste sostanze per la salute umana più di qualsiasi altra droga». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo illustrando con l`aggiunto Francesco Borrelli, i particolari dell`operazione condotta dal comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro in collaborazione con lo Scico. «Il traffico internazionale di droga – ha aggiunto Lombardo – ruota intorno a Emanuele Iannazzo e ad Alessandro Mazzei che fa il finanziatore e il cui padre dimora in Spagna. La sostanza stupefacente proviene dall`Iran, passa poi in Armenia e in Turchia per giungere in Europa dove è attesa dai lametini, alcuni con sede anche a Bilbao, da dove si organizza il trasporto per la diffusione in Australia». Alla conferenza stampa hanno partecipato il generale Giuseppe Magliocco, comandante dello Scico, il nuovo comandante provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro generale Antonino De Nisi e dal comandante del Nucleo di polizia tributaria Fabio Canziani.

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