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D`Attore non ci sta: «La Conferenza? Un grande successo»

LAMEZIA TERME I presunti rapporti tra Bersani, le lobby e alcuni giornalisti calabresi? «Scopelliti applica ad altri i suoi schemi mentali. I complotti fanno parte del suo armamentario comportament…

Pubblicato il: 04/10/2012 – 14:36
D`Attore non ci sta: «La Conferenza? Un grande successo»

LAMEZIA TERME I presunti rapporti tra Bersani, le lobby e alcuni giornalisti calabresi? «Scopelliti applica ad altri i suoi schemi mentali. I complotti fanno parte del suo armamentario comportamentale». Alfredo D`Attorre non le manda certo a dire al governatore della Calabria, che subito dopo la conferenza nazionale del Pd a Lamezia aveva accusato Bersani di “inciuciare” con i poteri forti calabresi e una certa stampa “deviata”. Ma il commissario regionale democrat ha altri sassolini da togliersi dalle scarpe. A D`Attorre proprio non va giù il modo in cui alcuni organi di informazione hanno rappresentato l`evento del 30 settembre. «Mi ha sorpreso il modo in cui è stata raccontata la conferenza», ha spiegato, mostrando la sua netta contrarietà nei confronti di chi ha giudicato in chiave negativa l`arrivo di Bersani in Calabria.
Dalla sua parte, D`Attorre ha la forza dei numeri, cioè «1200 presenze, di cui solo 200 da fuori regione. Segno che i calabresi hanno accolto con favore l`iniziativa». E poi «le 700 schede di partecipazione ai forum, che testimoniano in modo indubitabile la quantità e la qualità della partecipazione». «Lo stesso Bersani – ha detto il commissario regionale – è rimasto molto colpito dalla quantità di giovani presenti». Al di là dei tentativi di sminuire la portata della manifestazione, quella andata in scena domenica rappresenta «il segno di quello che non si vede ma che è già in atto, cioè una trasformazione molecolare dal basso del partito».
Poi D`Attorre cerca di minimizzare le polemiche, giustificando i mancati interventi dei big regionali del partito durante l`assemblea di domenica scorsa. «Non c`era spazio per una pluralità di interventi, anche considerato il carattere nazionale dell`iniziativa», ha spiegato ancora.
Dopo aver ribadito il successo della Conferenza per il Mezzogiorno, il commissario regionale – che ha incontrato la stampa nella sede del Pd di Lamezia – ha disegnato gli impegni futuri del partito in regione. A partire dalle iniziative tematiche per arrivare a un documento condiviso da presentare in Parlamento. Un impegno che ruoterà attorno a tre temi fondamentali in Calabria, «tre fronti disastrati», secondo D`Attorre: sanità («per realizzare un sistema dalla parte dei cittadini»), lavoro («per creare occupazione vera e superare logiche clientelari e assistenziali»), fondi comunitari e infrastrutture («chiederemo al governo un intervento per colmare i ritardi accumulati dalla regione»).
Non è finita, perché, insieme al sindaco di Crotone, Peppino Vallone, «insedieremo le consulte provinciali dei sindaci per preparare l`assemblea dell`Anci del 29 ottobre». Infine, il commissario ha espresso l`intenzione di convocare i nuovo rappresentanti dei circoli, i cui «congressi sono stati celebrati in 250 sedi su 300». I forum, poi, rappresentano un`esperienza da non disperdere: «Vogliamo renderli permanenti, nelle prossime settimane individuerò i coordinatori. Spero di trovare anche personalità non iscritte al partito». Il motivo, dall`ottica di D`Attorre, è piuttosto semplice e rientra nel tentativo di «riprendere l`interlocuzione con l`esterno per raccogliere idee. Da solo il Pd non può farcela».

IL CASO REGGIO
«Reazioni scomposte». D`Attorre etichetta così le esternazioni pubbliche del centrodestra calabrese, in polemica feroce contro le affermazioni di Bersani su Reggio Calabria. Per il commissario regionale, le parole del leader del Pd sono state invece improntate al massimo equilibrio. «Fiducia nelle istituzioni e nella Cancellieri», dice D`Attorre, che d`altro canto non nasconde «l`angoscia per come la destra ha leso l`onore della città, il primo capoluogo di provincia a trovarsi in una situazione del genere». Il Pd – ha affermato – «vuole restituirlo, quell`onore, ma non si può continuare con questa caccia alle streghe contro i nemici della città. Serve invece rimettere la vita di Reggio sui binari della trasparenza e della legalità».   

L`ARRIVO DI RENZI
C`è molta attesa per l`arrivo di Matteo Renzi, che domani girerà la Calabria a bordo del suo camper elettorale. D`Attorre prova allora a smorzare eventuali fratture interne nel già martoriato Pd regionale. Ecco perché saluta la venuta del leader dei rottamatori come «aria fresca per il partito», in grado di «coinvolgere nuove forze e di arricchire il Pd». Fin qui l`approccio ecumenico. Che però riserva delle condizioni irrinunciabili, come quella che obbliga «a usare gli argomenti giusti, quelli che ci fanno sentire parte di una stessa comunità, senza polemiche interne. Solo così facciamo il bene del partito, rendendo possibili le primarie del sorriso e dell`amicizia». Subito dopo, il commissario prova a fare chiarezza sulla questione dello statuto, secondo il quale «il candidato è il segretario del Pd. Quindi l`unico cambiamento è stato fatto solo per consentire a Renzi di candidarsi».
“Matteo uno di noi”, sembrano allora suggerire le parole di D`Attorre, che però non manca di sottolineare la sua personale convinzione circa «il successo della proposta di Bersani, frutto di una larga partecipazione popolare».

LA SENTENZA LAGANÀ
È prevista per sabato la sentenza del processo che vede alla sbarra Maria Grazia Laganà, imputata per truffa e falso. Il pm Giuseppe Adornato ha chiesto tre anni di reclusione per la parlamentare Pd. «La Laganà è convinta della sua innocenza», ha detto D`Attorre, per il quale è comunque «evidente che in caso di condanna bisognerà valutare il da farsi. La nostra posizione è sempre improntata alla fiducia nella magistratura».

LE NOMINE AL PARLAMENTO
Il commissario regionale è in vena di far promesse. Una di queste riguarda le prossime candidatura per le Politiche 2013. «Questa volta non avremo candidature paracadutate dall`alto o decise nel segreto di una stanza romana». Una presa di posizione che serve a D`Attorre per specificare la posizione del partito sulla legge elettorale: «Bersani e il Pd sono per il cambiamento: meglio i collegi delle preferenze, ma per noi il male assoluto è la conservazione del Porcellum».

PD IN CAMPO
D`Attorre puntualizza, propone, immagina il futuro del Pd in Calabria. Con una esortazione agli organi di informazione a non essere «prigionieri di vecchi schemi, quelli in cui il centrosinistra calabrese era il più disastrato d`Italia». Vecchie logiche che, secondo il commissario regionale, impediscono di vedere il nuovo. «Io invece credo che questa trasformazione in atto ci consegnerà un Pd pienamente in campo».

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