I versi di Costabile diventano arte e Memoria

LAMEZIA TERME Un gioiello di architettura incastonato nei vicoli di Sambiase per un progetto ambizioso. In occasione dell’ottava edizione della Giornata nazionale del Contemporaneo organizzata da Amaci (Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani) è stato inaugurato oggi pomeriggio il nuovo “Museo della memoria” di corso Vittorio Emanuele a Sambiase.
L`occasione ha combaciato con il taglio del nastro della mostra dell’artista lametino Francesco Antonio Caporale intitolata “Quando l’ora vacilla di luna – La poesia della pittura nei versi di Franco Costabile”: resterà aperta al pubblico fino a domenica 14 ottobre (orari: 10-12 e 17,30-22): l`evento – curato dal critico d`arte Teodolinda Coltellaro e promosso dal Comune di Lamezia Terme con il patrocinio dell’amministrazione provinciale di Catanzaro, in collaborazione con l’associazione Musicarte e con la Pro-loco di Lamezia Terme – presenta un nucleo di opere recenti con cui Caporale attraversa creativamente l`universo poetico di Franco Costabile. «Un percorso di ricerca – ha sottolineato la Coltellaro presentando la personale – condotto nello spessore  espressivo dei versi del poeta sambiasino a indagarne i valori pittorici, a scoprire tutta la gamma di colori in essi contenuti, per ricostruire nell`opera d’arte  un mondo di valori etici e di elementi identitari».
Nei versi di Costabile, Caporale coglie le suggestioni di quella dimensione rurale che ne genera la poetica; una dimensione di vita semplice, vera, fatta di colori, di suoni, di voci, di rumori che traduce attraverso il linguaggio dell`arte, attraverso le sue forme sperimentali e le contaminazioni linguistiche con altri linguaggi. Le sue opere, che spaziano tra pittura, scultura, installazione ed elementi performativi, permettono di esplorare e conoscere i territori della poesia, riproponendoli nelle sonorità ambientali, nell`accensione dei cromatismi e nell`articolarsi formale e plastico delle emozioni e dei concetti visivi suggeriti dai versi.
Elementi zoomorfi e agresti trovano originali collocazioni in strutture polimateriche, un coloratissimo albero scruta il mondo con occhi curiosi tra melograni e galli, mosche e uva, «stelle bizantine» e «uomini-vaso», mentre le pennellate impressioniste rimodulano i versi del compianto e celebrato Costabile. Un modo per eternare la memoria dei luoghi attraverso un artista simbolo del territorio e il suo mondo, filtrato dal sapiente pennello di Caporale.