BOVALINO La Corte di cassazione, accogliendo la richiesta dei difensori di Rinaldo Strati, ha ordinato la scarcerazione dell`uomo coinvolto nell`operazione “bellu lavuru 2”. Strati, che si trovava ristretto nel carcere di Reggio Calabria, era stato arrestato il 29 dicembre scorso nell`ambito del secondo troncone dell`indagine della Dda sulle infiltrazioni della `ndrangheta reggina nei lavori per il tratto locrese della Statale 106. La posizione di Strati, ragioniere della società Condotte – la grande impresa edile aggiudicataria delle opere – era stata già giudicata una prima volta dal Tribunale della Libertà, nel marzo scorso, che aveva confermato la misura della custodia cautelare in attesa del processo. Ora, dopo il ricorso alla Suprema corte presentato dagli avvocati Domenico Vadalà e Antonio Mazzone, la Cassazione ha invece stabilito che non ci sono i presupposti per la prosecuzione della carcerazione del 50enne di Bovalino. I giudici, accogliendo le tesi difensive, hanno disposto inoltre il rinvio al Tribunale del riesame di Reggio Calabria che dovrà pronunciarsi nuovamente sul caso.
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