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«Noi l`acqua sporca non la paghiamo»

BROGNATURO C`è un filo rosso che congiunge la vicenda dell`acqua che proviene dall`Alaco, nelle Serre del Vibonese – al centro dell`inchiesta della Procura della Repubblica di Vibo –, e la battagli…

Pubblicato il: 20/10/2012 – 19:10
«Noi l`acqua sporca non la paghiamo»

BROGNATURO C`è un filo rosso che congiunge la vicenda dell`acqua che proviene dall`Alaco, nelle Serre del Vibonese – al centro dell`inchiesta della Procura della Repubblica di Vibo –, e la battaglia che si svolge in tutta Italia per la ripubblicizzazione della risorsa idrica. A scandire questa vicinanza la presenza stamattina al sit-in di protesta davanti ai cancelli della diga dell`Alaco, di Corrado Oddi, leader del Forum nazionale dei movimenti per l`acqua.
L`esponente nazionale del Forum, accanto al Comitato “Pro Serre” e a tutti i cittadini che lottano per restituire il bene idrico alla collettività, ha sottolineato «la valenza simbolica dell`Alaco come esempio del maltrattamento del bene pubblico. Quello che sta succedendo qui – ha detto – dimostra come l`acqua possa essere depredata. Per questo è importante rilanciare, anche e soprattutto da luoghi come questo, il messaggio della necessità di riappropriarsi dell`acqua».
Nel corso della manifestazione, che è iniziata attorno alle 11, oltre duecento tra ambientalisti e cittadini al coro “Noi l`acqua non la paghiamo” hanno rivendicato il diritto ad aver acqua pura dai loro rubinetti. Secondo i manifestanti, infatti, da tempo ormai l`acqua che arriva in molte abitazioni della zona presenterebbe un colore anomalo e un odore nauseabondo. Da qui la richiesta lanciata degli ambientalisti ai Comuni di emettere le ordinanze di non potabilità e alla contestuale interruzione del pagamento delle bollette inviate ai cittadini, che da anni pagano per avere acqua potabile.
Gli attivisti del Comitato “Pro Serre” hanno chiesto anche «la progettazione di un piano alternativo al “sistema Alaco”, recuperando le sorgenti e i pozzi comunali presenti sul territorio e predisponendo altresì un piano di ripubblicizzazione totale delle risorse idriche». Fino a sollevare l`invito perentorio alle istituzioni di chiudere definitivamente l`impianto dell`Alaco. Ma l`appuntamento di oggi è servito anche per annunciare il lancio del progetto di legge regionale di iniziativa popolare “Tutela, governo e gestione pubblica del ciclo integrato dell’acqua” che mira, appunto, a ripubblicizzare l`acqua.
Al termine del sit-in alcuni rappresentanti del gruppo hanno consegnato un campione d` acqua, prelevata stamattina a Serra, ad un operatore di Sorical, società che gestisce l`impianto dal 2006, anno in cui sono incominciati i forti disagi per i cittadini serviti dall’Alaco.

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