CROTONE La delegazione crotonese in consiglio regionale è pronta a mettere in atto una «rumorosa» protesta, prima che inizi la seduta convocata per il 29 ottobre a Reggio Calabria, se entro lunedì non sarà trovata la soluzione al problema dei malati nefrologici, che da tre giorni occupano l`ex reparto del nosocomio della città di Pitagora. Dal canto suo il parlamentare Nicodemo Oliverio martedì interverrà alla Camera per chiedere al ministro della Salute di verificare se nell`ospedale crotonese vengono garantiti i livelli minimi di assistenza, mentre il presidente della Provincia, Stano Zurlo, farà pressioni nei confronti del presidente della giunta regionale calabrese, Peppe Scopelliti, e del direttore dell`Asp, Rocco Nostro, perché si trovi la soluzione auspicata.
Gli impegni sono stati annunciati nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina al sesto piano dell`ospedale, in una delle stanze dell`ex reparto di Nefrologia. Più che una conferenza stampa è stato un confronto tra i malati e i rappresentanti delle istituzioni. Erano presenti, oltre ai pazienti che occupano il reparto, Oliverio, Zurlo e i consiglieri regionali Francesco Sulla, Emilio De Masi e Alfonso Dattolo e il sindaco di Cutro, Salvatore Migale. Non erano presenti per impegni presi in precedenza il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, la vicepresidente della giunta regionale, Antonella Stasi (ha fatto pervenire una lettera), l`assessore regionale all`Ambiente, Franco Pugliano e il consigliere regionale Salvatore Pacenza. Non era presente nessun rappresentante della direzione strategica dell`Asp che, da quando è iniziata la protesta dei malati, ha una posizione piuttosto defilata. L`unico a fare visita agli ammalati è il direttore sanitario dell`ospedale, Angelo Carcea. Nostro è comunque fuori sede da qualche giorno e per telefono ha fatto sapere che sta valutando le richieste e la risposta potrà darla lunedì prossimo, al suo rientro in sede, e dopo avere avuto un confronto con i medici.
Non si comprende, però, perché non venga subita accolta la proposta avanzata dai malati nel corso dell`incontro dell`altro ieri in prefettura e cioè di riaprire il reparto momentaneamente in attesa di individuare il percorso risolutivo. Questa scelta porrebbe subito fine alla protesta ed eviterebbe il rischio del dramma. Non bisogna dimenticare che alcuni malati rifiutano di sottoporsi alla dialisi.
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