I cinque finalisti del Premio Sila

Il nuovo Premio Sila si avvicina all’epilogo della sua prima edizione. Infatti il trenta novembre e il primo dicembre la giuria svelerà la propria decisione e si procederà con la premiazione. Intanto oggi sono stati annunciati i cinque finalisti, che sono Eraldo Baldini, Paolo Di Paolo, Giorgio Fontana, Piersandro Pallavicini e Valeria Parrella. Questi nomi sono il frutto del lavoro compiuto dalla giuria e dal gruppo di lettori scelti dai promotori del Premio. In questo caso si è verificata un`interessante convergenza circa le indicazioni emerse dalle due giurie, segno che i gusti e le indicazioni avute sono ampiamente coincise. Infatti il presidente della giuria, Raffaele Perrelli, preside della facoltà di Lettere dell’Unical, aveva esplicitamente affermato che sarebbero stati privilegiate le opere portatrici di un chiaro messaggio etico, legato al riscatto collettivo. Da questo punto di vista sembrerebbe che due opere siano maggiormente coerenti con tale indicazione e ciè il libro di Di Paolo e quello della Parrelli, il primo è un approccio alla storia del berlusconismo e al degrado morale del Paese, visto dal’inconsueto punto di osservazione del narratore che intreccia la propria vita con quella del tempo governato da Berlusconi. L’altra storia si svolge invece a Napoli e narra della perdita e della redenzione del rigore morale del protagonista. Giunge dunque al termnine la prima avventura del Premio Sila, restituito alla cultura nel maggio del 2010, per iniziativa di Banca Carime nella persona del suo presidente Andrea Pisani Massamormile, dell’arcivescovo di Cosenza monsignor Salvatore Nunnari e dell`avvocato Enzo Paolini, è stata costituita la fondazione Premio Sila. Il Premio è sostenuto da Ubi Banca Carime con il contributo di Provincia di Cosenza, Camera di commercio di Cosenza, Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria.