CROTONE Arrivano spiragli per affrontare il problema dei malati dializzati che, ormai da cinque giorni, occupano il reparto al “S. Giovanni di Dio” di Crotone. La bozza di soluzione è stata prospettata a conclusione di un incontro che un gruppo di malati ha avuto questa mattina con il direttore generale dell`Asp crotonese, Rocco Antonio Nostro. Mentre la decisione definitiva dovrebbe arrivare domani in un incontro convocato per le ore 14 dal presidente della giunta regionale calabrese, Peppe Scopelliti, con il sub commissario alla Sanità, D`Elia.
La delegazione dei dializzati ha posto due condizioni per terminare la protesta: la riapertura immediata del reparto, in attesa che si trovi la soluzione definitiva e la destinazione a nefrologia dei dieci posti letto che l`atto aziendale trasmesso alla Regione assegna all`unità operativa di Urologia (che al momento non esiste).
Nelle prime battute Nostro ha avanzato una sua proposta che, secondo lo stesso direttore generale, non avrebbe dovuto avere l`avallo della Regione e cioè trasformare l`attuale unità operativa di nefrologia in nefro-urologia assegnando cinque posti letto ad ognuna delle specialistiche. La proposta non ha trovato la condivisione dei malati, ma nemmeno dei medici che avrebbero dovuto dare l`assenso. Il rischio sarebbe stato quello di creare un ibrido tra l`area medica e quella chirurgica. Una strada che non esiste in nessun ospedale del Paese. Non sarebbe stato nemmeno rispettato il principio dell`appropriatezza messo in campo dalla Regione che prevede per l`ospedale di Crotone 13 posti letto per nefrologia.
Cauto ottimismo è stato espresso dai rappresentati dei dializzati che, prima di porre fine alla protesta, aspettano che il percorso prospettato sia attuato in ogni sua parte. Per oggi pomeriggio è stata annunciata la determina di riapertura provvisoria del reparto, che deve essere firmata dal direttore sanitario dell`Azienda, Franco Paravati.
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