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"Cangiari" sbarca a Tel Aviv

TEL AVIV La moda – e non solo – come «strumento di promozione sociale»: ci crede fermamente “Cangiari”, marchio stilistico calabrese, fondato sotto il tutorato di Santo Versace, che ieri a Tel Aviv…

Pubblicato il: 30/10/2012 – 15:52
"Cangiari" sbarca a Tel Aviv

TEL AVIV La moda – e non solo – come «strumento di promozione sociale»: ci crede fermamente “Cangiari”, marchio stilistico calabrese, fondato sotto il tutorato di Santo Versace, che ieri a Tel Aviv ha presentato “ManoAMano”, mostra sospesa tra  moda, ambiente e società, in uno dei luoghi più belli della città israeliana, ovvero il vecchio municipio in piazza Bialik, ora museo “Beit Ha`ir”. “Cangiari” (che in dialetto calabrese vuol dire “cambiare”) appartiene al Gruppo cooperativo Goel a capo di numerose imprese sociali della Calabria e opera per l`inserimento nel mondo del lavoro soprattutto dei giovani e delle donne. Organizzata dall`Istituto italiano di cultura di Tel Aviv, diretto da Carmela Callea, dall`Ambasciata italiana in Israele e dal “BeitHa`ir” con a capo Ayelet Bitan  Shlonsky, la rassegna ha presentato la maniera di lavorare di “Cangiari” che utilizza materiali locali come il filo e la seta nella produzione di tessuti elaborati al telaio a mano da artigiane, secondo la tradizione calabrese che affonda le proprie radici nell`antichità greca e bizantina. E i risultati non hanno tradito le attese: modelli di design contemporaneo di alta qualità, dai tessuti (in parte “cru” e in parte no) con colori a contrasto di raffinate tonalità. Un “taglio” modernissimo che a Tel Aviv – città in tutto e per tutto segnata dallo “StartUp” – hanno riscosso un notevole successo. Del resto Cangiari ha una solida esperienza come si è visto nelle ultime edizioni della Moda italiana di Milano.  In apertura di manifestazione, Vincenzo Linarello, presidente di Goel (nome tra l`altro tratto dal biblico Libro di Ruth) ha sottolineato che la maison  è la prima «griffe etica» nel segmento moda. «Obiettivo del Gruppo cooperativo – ha aggiunto – è quello di aiutare la gente a liberarsi di tutto ciò che nega la dignità di uomini e di cittadini in una regione che ha molti problemi di questo tipo. E Goel – ha spiegato – non lo fa con le parole ma con fatti imprenditoriali che non hanno fini di lucro».Anche l’ambasciatore italiano in Israele, Francesco Maria Talò ha evidenziato che l`evento di Tel Aviv «rappresenta un`immagine straordinaria dell`Italia e della regione Calabria. “Cangiari”, come dice la parola, è sinonimo di cambiamento, di riscatto di una terra molto bella che vuole risolvere i suoi problemi. “Etico” – ha concluso invitando a visitare la Calabria– non solo è bello ma anche conveniente».«Questa – ha spiegato Callea  – è una mostra che ha come scopo la promozione del dialogo e punta all`inserimento delle donne e dei giovani nel mondo del lavoro». Non a caso all`iniziativa hanno partecipato  alcune organizzazioni sociali israeliane, tra cui “Achotì” (Sorella), più impegnate in questo settore, nonché tre giovani designer come Anat Martkovich, Gil Yefman, Boaz Aharonovitch e l`artista Avi Milgron. E per restare in tema di Calabria, domani lo chef Luigi Quintieri presenterà le sue specialità gastronomiche all`Hilton di Tel Aviv dove resterà tutto il mese di novembre.

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