Reggina, contro il Varese è pari. Poi la rissa

REGGIO CALABRIA Un punticino in casa non è quello che serve per uscire dalle secche della classifica. La Reggina pareggia contro il Varese e si ferma a quota dieci punti, al penultimo posto della serie B. Una stagione che continua ad andare storta, quella della squadra allenata da Davide Dionigi. La vittoria sembrava a portata di mano, anche grazie al vantaggio iniziale amaranto, siglato a inizio secondo tempo, subito dopo l`uscita dagli spogliatoi. Assist di Ceravolo, Gianmario Comi stacca di testa e segna da centro area, con il pallone che si infila nell`angolino basso alla destra di Bastianoni. È il momento topico del match, dopo un primo tempo soporifero in cui spiccano solo i cartellini gialli comminati a Bergamelli ed Ely (Reggina) e a Moussa Konè del Varese.
Altra storia il secondo tempo: il Varese non ci sta a perdere e comincia a premere sull`acceleratore. Il pareggio, alla fine, arriva su calcio da fermo: al 77` Tripoli suggerisce e Neto Pereira infila con il destro il portiere amaranto. È l`1-1. Il risultato non cambierà più fino alla fine.
Subito dopo il fischio finale è scoppiata una rissa tra i giocatori delle due squadre, con i reggini particolarmente indispettiti nei confronti di Ebagua. Alla fine Barillà è uscito dal campo con la bocca sanguinante. In campo è entrato anche il presidente della Reggina Lillo Foti, che ha accompagnato il giocatore dagli arbitri per far vedere loro la ferita. Gli animi si sono poi calmati e le squadre hanno fatto rientro negli spogliatoi. I padroni di casa reclamavano un rigore non concesso al 19` del secondo tempo per un presunto fallo su Comi che, anzi, è stato ammonito per simulazione.
Dopo la baraonda, gli unici soddisfatti sono i giocatori del Varese, che portano a casa un punto prezioso. Per gli amaranto, invece, è notte fonda. La panchina di Dionigi, malgrado insolito appoggio “istituzionale”, trema sempre di più.