POTENZA La Provincia di Potenza ha «ribadito il parere sfavorevole alla riattivazione dell`impianto a biomasse» della centrale del Mercure – al confine tra la Basilicata e la Calabria – e ha «proposto la bonifica del sito che, essendo dismesso dalla metà degli anni Novanta, sminuisce fortemente la vocazione turistico-ambientale dell`area». Lo ha reso noto, in un comunicato, il vicepresidente della Provincia di Potenza e assessore all`Ambiente, Massimo Macchia, riferendosi a un incontro a Castrovillari sul futuro della struttura: «La Provincia di Potenza – ha detto l`assessore provinciale – è sempre stata coerente, dichiarandosi sin da subito, in un clima di incertezza generale, contro la riconversione della centrale del Mercure, che mal si concilia con le vocazioni ambientali e naturalistiche dell`area interessata». «Senza dimenticare – ha aggiunto Macchia – l`impatto negativo che si ripercuoterebbe sulla tenuta e la sicurezza delle strade provinciali, in conseguenza dell`aumento dei volumi di traffico. In questo contesto, quel progetto di riconversione che prevede di “importare” biomasse da altre regioni non è compatibile con un territorio che si trova nel cuore del Parco nazionale del Pollino. Nel caso in cui non si proceda alla sua riattivazione, è necessario chiedersi – ha concluso – cosa possa diventare, senza un`indispensabile operazione di bonifica che la possa rendere compatibile con l`ambiente circostante».
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