Si è conclusa con successo la mediazione del presidente federale Giancarlo Abete. La riforma della Lega pro è finalmente decisa. Dopo una prima fase di transizione nella prossima stagione, dal 2014-2015 ci sarà una sola Divisione con 60 squadre, divise in tre gironi da 20. La riforma si è resa necessaria anche per ridare credito ai campionati, un credito messo in pericolo dalle continue penalizazioni. Di queste 60 formazioni quattro andranno in B (le tre vincitrici più una quarta per la quale verrà stabilito il criterio) e nove finiranno in D. Non è da escludere che con la sempre più probabile riduzione della B (da 22 a 20 unità) le formazioni promosse saranno limitate a 3, con, di conseguenza, solo 3 retrocessioni dalla serie cadetta.
Per essere iscritti alla nuova Lega Pro, infatti, i club dovranno fornire garanzie di solidità economica e avere bilanci sani. La possibilità di fare investimenti importanti sul mercato sarà concessa solo alle società che garantiscono la solvibilità attraverso il deposito delle fidejussioni. La riforma, attesa, addirittura invocata da tempo, è un primo passo sulla strada della ristrutturazione del calcio italiano. Un passo che si era reso inevitabie. Martedì scorso il presidente della Lega di serie B, Abodi, ha confermato che dal 2014-2015 si scenderà a 20 squadre, mentre fra i presidenti di A aumenta il numero di chi sostiene la necessità di tornare a 18 squadre.
In Calabria la notizia dovrebbe spronare Hinterreggio e Vigor Lamezia (che attualmente militano in Seconda divisione) a togliersi presto dalle sabbie mobili della classifica, dato che una doppia salvezza equivarrebbe ad ottenere una promozione nella categoria superiore.
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