Crotone, si insedia il prefetto "a tempo indeterminato"

CROTONE «Non sono un prefetto con incarico a tempo». Lo ha detto il nuovo prefetto di Crotone, Maria Tirone, rispondendo alle domande dei giornalisti, che ha incontrato nella tarda mattinata di oggi. L`incontro con i cronisti rientra tra le attività messe in atto dal prefetto per prendere contatti con i rappresentanti del territorio. Pensando al progetto di accorpamento della Provincia di Crotone i giornalisti hanno chiesto al prefetto quanto durerà la sua permanenza nella città pitagorica e la risposta è stata secca: «Non ho ancora l`età per andare in pensione». Non ha voluto aggiungere altro sul mantenimento in vita della Provincia, liquidando la questione con poche parole: «Non è una mia competenza spetta al governo decidere». Le domande, ovviamente, hanno riguardato diverse tematiche. Il tema più gettonato è stato quello della bonifica dell`area industriale. Su questo argomento il neo prefetto di Crotone ha le idee chiare: «La bonifica può diventare un`occasione di rilancio di questo territorio». Bonifica e bellezze naturali potrebbero essere i due punti di forza del Crotonese che, a parere del prefetto Tirone, devono essere opportunamente sfruttati. A volte quelli che sembrano i punti di debolezza, quindi, possono diventare il volano per il futuro. Ha, poi, tracciato un binomio tra il Molise, regione di nascita, e la Calabria che oggi la vede per la prima volta ricoprire la carica di prefetto. «Mi sento onorata di essere stata nominata a Crotone», ha sottolineato più volte durante il suo discorso. E ha aggiunto di sentirsi a casa, perché sono molte le similitudini tra il Molise la Calabria.
Prima di sbilanciarsi sui particolari della sua futura attività da prefetto, ha detto di volere prendere coscienza della situazione in cui versa Crotone, dando comunque per scontato che, il ruolo di prefetto, prevede l`impegno su un programma «di prevenzione a tutto tondo».  Ha concluso dicendo che al centro della sua attività ci saranno i giovani in quanto «rappresentano il futuro».  La prevenzione, quindi,  va fatta principalmente sui giovani «per garantire una società futura migliore di quella attuale».