CROTONE Braccio di ferro tra la Sorical e la Soakro, la società che distribuisce l`acqua nelle case dei cittadini della provincia di Crotone. Secondo quanto riferito dal direttore della Soakro, Franco Sulla, la Sorical ha chiesto l`immediato pagamento di 500.000 euro e davanti all`impossibilità di fare fronte alla richiesta, per mancanza di liquidità, la Sorical ha ridotto la distribuzione dell`acqua nei Comuni di Strongoli e Cotronei, scelti a caso. Nei prossimi giorni la riduzione dell`acqua sarà estesa ad altri comuni del Crotonese. Una riduzione che, per alcuni cittadini che abitano in zone particolari, significa rubinetti asciutti. Secondo Sulla «siamo di fronte ad un vero e proprio abuso da parte della Sorical». Per questa ragione propone alla Regione di rivedere tutta l`organizzazione della distribuzione dell`acqua. La Sorical non è proprietaria dell`acqua che, per Crotone, appartiene all`Ambito territoriale che controlla l`invaso di Calusia. L`Ato di Crotone fornisce l`acqua non ancora potabilizzata alla Sorical. Dopo averla epurata la immette nel circuito gestito dalla Soakro, chiedendo in cambio il pagamento totale dei metri che vengono immessi nel circuito dei centri abitati. Dal canto suo la Soakro non incassa la somma pagata alla società distributrice, perché le tariffe sono ancora ferme al 2006. Secondo Sulla la perdita è pari al 40%. La spesa maggiore, quindi, la sostiene chi distribuisce l`acqua e non chi la potabilizza. Sui costi gravano anche i dipendenti: la Soakro ne ha un centinaio, mentre la Sorical sull`impianto di Crotone fa muovere una decina di persone. Secondo Sulla la cosa migliore sarebbe quella di assegnare all`azienda crotonese l`intero ciclo, compreso l`impianto di potabilizzazione. Sulla richiesta specifica del pagamento dei 500.000 euro, Sulla ha detto: «In un anno abbiamo pagato bollette per circa 2.500.000 euro e in questo momento non siamo nelle condizioni di pagare altro anche perché ci sono utenze che, con la situazione di difficoltà economica che stanno vivendo, non riescono a fare fronte ai pagamenti». Il mancato pagamento dei 500.000 euro, secondo Sulla, «non può giustificare la scelta della Sorical di ridurre l`acqua ai cittadini e al territorio che è proprietario del bene».
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