CROTONE Approda in Prefettura la vicenda della riduzione dell`acqua ai cittadini del Crotonese da parte della Sorical. Il prefetto di Crotone, Maria Tirone, ha convocato per martedì prossimo i responsabili di Sorical e Soakro per chiarire la vicenda. La Sorical ha chiesto alla Soakro il pagamento di 500mila euro e non avendo ottenuto una risposta positiva ha deciso di ridurre l`erogazione della quantità di acqua destinata ai Comuni del Crotonese. Il prefetto si è mosso anche alla luce di quanto successo a Cotronei, dove il sindaco Nicola Belcastro ha rotto i sigilli posti dalla Sorical all`impianto del suo Comune e ha così garantito la normale distribuzione ai cittadini del suo comune. Questa mattina Belcastro ha convocato una conferenza stampa per raccontare come si sono svolti gli eventi. Lo scorso 31 ottobre gli è stata recapitata l`informativa con la quale la Sorical lo metteva al corrente della decisione di ridurre la quantità di acqua destinata ai cittadini da lui amministrati. Il 5 novembre scorso la Sorical passa ai dati di fatto e la riduzione colpisce soprattutto gli abitanti delle zone alte del paese, che vengono completamente esclusi dall`approvvigionamento idrico; il 6 novembre tenta di convincere i vertici della Sorical a rivedere la scelta, ma senza ottenere attenzione; il 7 novembre diffida la Sorical a ripristinare il servizio e presenta un esposto alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Crotone. Non avendo ottenuto risposte, l`8 novembre, ha emanato un`ordinanza di riapertura dell`acqua e unitamente ad un gruppo di amministratori e cittadini è andato a rompere i sigilli posti dalla Sorical sulle saracinesche ed ha riaperto i rubinetti. La cosa più grave, a parere di Belcastro, è rappresentata dal fatto che «Sorical per ridurre la quantità di acqua ha dovuto disperderla nell`ambiente circostante al serbatoio di accumulo». A Cotronei l`acqua arriva da Trepidò e viene immessa nel serbatoio di accumulo da dove poi, attraverso la condotta, arriva nelle case dei cittadini. L`unico modo per non farla arrivare nelle case era quello di disperderla nell`ambiente. Belcastro ha detto di avere le prove di questo avendo realizzato un servizio fotografico molto dettagliato.
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