Negli altri anni ha rappresentato l`ancora di speranza a cui aggrapparsi, quest`anno invece alla Calabria è stata negata anche questa possibilità. La fotografia dell`economia calabrese effettuata da Banca di Italia è orfana del settore più importante della regione: il turismo. Non ci sono dati su presenze, arrivi, pernottamenti, niente. Come siano andati i primi sei mesi per albergatori e operatori del settore semplicemente non si sa. Di chi è la colpa? Lo svela il direttore della filiale di Catanzaro Luisa Zappone che evita alcun tono polemico ma spiega: «L`assessorato regionale al Turismo non ha fornito i dati, ci dispiace». Il sistema informativo turistico non c`è più. E allora bisogna tentare di ricostruire il quadro assemblando dati provenienti da diverse ricerche, spesso anche in contrasto. Così secondo l`indagine sul turismo internazionale della Banca d`Italia, le presenze di viaggiatori stranieri nel primo semestre del 2012 sarebbero cresciute del 12,9 per cento, mentre la spesa sarebbe aumentata del 16,4 per cento. Per l`osservatorio CartaSi, nel periodo luglio-agosto 2012 la spesa con carta di credito di acquirenti stranieri in regione sarebbe diminuita dell`8,6 per cento. Poi ci sono gli aeroporti. La movimentazione di aerei nel sistema aeroportuale calabrese si è sensibilmente ridotta rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente (-5,2 %). Tuttavia, il transito dei passeggeri sui voli commerciali è lievemente aumentato (0,7%): a fronte del calo del numero di passeggeri su voli internazionali (-12,3 %), si è registrato un aumento sui voli nazionali (5,4%). Dopo un decennio di forte incremento, si è interrotta la crescita dei passeggeri nello scalo di Lamezia Terme (-1,7%), mentre il traffico è aumentato a Crotone e Reggio Calabria, che tuttavia mantengono un peso pari a circa un quarto del totale regionale.
In mancanza di dati certi si naviga a vista. Senza elementi sulle tendenze del settore programmare il futuro e quindi gli investimenti è quasi impossibile.
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