CROTONE L`ultima somma per la mobilità in deroga l`hanno incassata all`inizio del mese di agosto scorso. Questa mattina i 132 lavoratori “ex obiettivo lavoro”, che prestano la loro attività per l`Azienda sanitaria provinciale di Crotone, si sono riuniti in assemblea nei locali della biblioteca del “S. Giovanni di Dio” per cercare di capire a che cosa è dovuto il ritardo del pagamento delle spettanze. Nel corso dell`iniziativa ci sono stati due messaggi: quello della vice presidente della giunta regionale calabrese, Antonella Stasi, e del direttore dell`Inps di Crotone, Alessandra Infante. La Stasi ha mandato un`esponente della propria segreteria che ha letto un breve comunicato con il quale sostanzialmente ha detto che il ritardo non è attribuibile alla Regione, ma al governo nazionale che non trasmette i fondi, nonostante vi sia un accordo scritto. Infante, contattata telefonicamente, ha detto che, entro una settimana, l`Inps pagherà una sola mensilità. Per il resto non c`è la disponibilità economica. I 132 lavoratori, noti anche con il nome di “fantasmi dell`Asp”, non sono rimasti soddisfatti, perché si aspettavano una risposta diversa considerata la loro grave situazione economica. Giusto per capire come stanno le cose basta riportare quanto ha detto fuori dai microfoni un giovane originario di S. Giovanni in Fiore, che è sposato ed abita a Crotone: «Ho due figli e sono stato sfrattato per morosità, dopo avere assaporato l`indipendenza sono dovuto ritornare a casa con mia madre perché mi mancano i soldi dell`affitto e per garantire alla mia famiglia i minimi livelli di sussistenza». Una situazione drammatica che accomuna quasi tutti i 132 «fantasmi». La loro situazione dovrebbe migliorare con l`affidamento delle attività che svolgono per l`Asp Crotonese ad una società esterna. Il bando è stato fatto lo scorso 22 settembre e scade il prossimo 22 novembre, quando sarà possibile aprire le buste della società che hanno presentato l`offerta. Nonostante la loro precarietà i 132 «fantasmi», con la loro attività quotidiana, garantiscono al nosocomio cittadino di funzionare; infatti quando, qualche mese fa, hanno deciso di incrociare le braccia la struttura ospedaliera è andata letteralmente in tilt. Per evitare il collasso la direzione strategica ha sottoscritto un accordo che prevede di utilizzare questi lavoratori per sei ore al giorno (quattro per la mobilità e due a pagamento). Per pagare le due ore è stato trovato uno stratagemma: l`Asp trasferisce le somme alla Provincia di Crotone ed è l`ente intermedio che le consegna ai “fantasmi”. Dalla mobilità incassano 560/600 euro, a seconda della professionalità che esercitano, e circa 150 euro arrivano tramite la Provincia. Il problema, secondo quanto dicono i lavoratori, sono i ritardi anche per la piccola somma che arriva tramite la Provincia.
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