Il fenomeno delle frodi creditizie, che si realizza mediante furto di identità ed il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l`intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene, in Italia si conferma avere dimensioni di assoluto rilievo pur senza destare un adeguato allarme sociale. Analizzando la ripartizione delle frodi per regione l`Osservatorio Crif mette in evidenza come quasi 500 casi siano stati registrati in Calabria nei primi 6 mesi dell`anno, con un incremento del +13,3% rispetto al corrispondente periodo 2011 e una quota del 5,44% del totale nazionale.
Entrando maggiormente nel dettaglio, la provincia di Cosenza fa registrare il record assoluto a livello regionale, con 180 casi che rappresentano quasi il 2% del totale nazionale, ma soprattutto con un incremento del +24% rispetto al 2011. In questa poco invidiabile classifica seguono le province di Reggio Calabria (con 130 casi) e Crotone (85). Per altro, in questo semestre Crotone ha visto quasi raddoppiare il numero di questi crimini rispetto al 2011. Meno rilevante, invece, l`incidenza del fenomeno a Catanzaro e Vibo Valentia, comunque con circa 50 casi a testa.
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