CATANZARO È stato presentato a Catanzaro, nel corso dell`assemblea regionale dell`associazione dei costruttori edili di Confindustria, l`accordo Ance-Intesa Sanpaolo per il rilancio del settore edile. L`intesa, sottoscritta a livello nazionale nel luglio scorso dal presidente dell`Ance, Paolo Buzzetti e dal ceo di Intesa Sanpaolo, Enrico Tommaso Cucchiani, si propone di contrastare la crisi del settore edilizio e facilitarne la ripresa in sintonia con i provvedimenti inseriti nel Decreto Sviluppo. Ad illustrare i termini dell`iniziativa sono stati Francesco Cava, presidente Ance Calabria, e Michele Attivissimo, direttore dell`area Calabro Lucana del Banco di Napoli, la banca del gruppo Intesa Sanpaolo che opera nelle quattro regioni del Sud peninsulare (Basilicata, Calabria, Campania e Puglia). «L`accordo, a livello nazionale – è stato spiegato – mette a disposizione delle imprese Ance un plafond di due miliardi di euro per lo sviluppo di iniziative immobiliari con particolare attenzione alla valorizzazione/riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. I principali obiettivi riguardano l`agevolazione delle imprese di costruzioni nella gestione delle unità abitative invendute, nella gestione dell`indebitamento a breve termine, nel finanziamento di nuovi cantieri, nell`anticipo del circolante su opere eseguite per conto di terzi l`accordo. Inoltre, l`Accordo si propone di sostenere il settore su aspetti fondamentali come l`efficienza energetica, le reti d`impresa, la formazione, l`internazionalizzazione e l`innovazione».
«L`accordo con Intesa Sanpaolo, qui operativo attraverso il Banco di Napoli – ha sostenuto Cava – rappresenta un grande risultato soprattutto sia perché in questo periodo di grave crisi per il settore è importante garantire alle imprese sane il sostegno finanziario adeguato».
Per Attivissimo «questo accordo con il nostro Gruppo e che qui il Banco di Napoli mette a disposizione delle imprese edili della Calabria conferma la volontà concreta di essere al fianco delle imprese per accompagnarle nei processi necessari a traghettare il sistema imprenditoriale italiano oltre la crisi e guardare al futuro».
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