Il Premio Sila celebra l`impegno civile

COSENZA Il nuovo Premio Sila raggiunge il suo primo traguardo, la premiazione delle opere considerate portatrici di innovazione e di un ritrovato senso di impegno civile, esattamente come era stato richiesto dalla severa giuria.
I tre premiati sono molto giovani e con esperienze professionali e letterarie diverse. Valeria Parrella è la vincitrice della sezione letteratura, con il romanzo “Lettera di dimissioni”, di Einaudi, in cui troviamo la storia esemplare e controcorrente di una donna che sceglie di abbandonare l’etica del guadagno per preferire di ritrovare il contatto reale con le cose e le persone. Il premio per la sezione Economia e società è andato invece a Roberta Carlini, giornalista che collabora con l’Espresso che ha scritto “L’economia del noi. L’Italia che condivide”, edito da Laterza. Nelle pagine scritte dalla Carlini troviamo la narrazione di storie di collaborazione di masa nelle reti degli attivisti informatici, l’esperienza di lavoro condiviso di imprese innovative e le vicende di 32 famiglie che vivono in cohousing nella Bovisa di Milano. Il premio speciale della giuria è invece andato a Sandro Bonvissuto, un uomo giovane dall`aspetto che racconta un`intensità della vita e che ha scritto “Dentro”, pubblicato per Einaudi, raccontando a ritroso la vita di un uomo dalla maturità all’infanzia, mettendo al centro l’esperienza del carcere, la scuola e la profondità dell’amicizia.
La premiazione vera e propria è stata preceduta e accompagnata da un viaggio dentro la storia del Premio Sila, come ideale testimone di una stagione della cultura meridionale che rischiava di andare perduta. A guidare il viaggio ideale il giornalista Paride Leporace, ma anche gli attori del Gruppo Ottanta e i nuovi protagonisti della rinascita del premio che inserì la Calabria dentro i grandi circuiti culturali. Infatti è Valeria Parrella a spiegare che in passato come anche oggi, “il Nord è una grande vetrina, di eventi e teatri, ma è dal Sud che si parte, qui ci sono i fermenti di massimo interesse”. In sala il vescovo di Cosenza Nunnari, accanto a Enzo Paolini e il presidente della Provincia Mario Oliverio, assieme a tanti protagonisti della cultura cittadina.