Tagli ai fondi Por, a rischio i Pisu

La sforbiciata ai fondi Por decisa dalla giunta regionale rischia di bloccare lo sviluppo urbano. È quanto denuncia il presidente di Legautonomie, Mario Maiolo. Nella riprogrammazione dei fondi Fesr, la Regione Calabria ha deciso di tagliare circa 141 milioni di euro per il settore “Città e aree urbane” in cui rientrano i Pisu «per i quali – secondo la Regione – non si è nelle condizioni di garantire tempi di realizzazione certi». Maiolo si dice preoccupato per questa scelta. «Molte operazioni legate ai Pisu – scrive il presidente di Legautonomie – sono state già avviate, se pure non portate ancora a compimento, attraverso atti giuridicamente rilevanti che impegnano le amministrazioni comunali nei confronti di progettisti, espropri di terreni, avvio gare d’appalto e il venir meno dei finanziamenti previsti esporrebbero le casse comunali a gravi ripercussioni, tra l’altro in un momento di già pesanti difficoltà». Inoltre, sottolinea Maiolo, «alcuni ritardi non sono imputabili ai Comuni ma alle procedure di riprogrammazione previsti nelle convenzioni e sulle quali dovevano pronunciarsi gli uffici regionali». Non tutto è perduto, però. Mario Maiolo insiste per «una rapida valutazione, da parte della Regione, delle proposte di rimodulazione trasmesse nei mesi scorsi dalla amministrazioni comunali». Legautonomie rilancia la proposta avanzata dall`Anci calabrese. Per salvare i Pisu occorre recuperare: «i fondi resi disponibili dopo le rimodulazioni presentate dai Comuni; le economie derivanti dai ribassi d’asta delle gare di appalto relative alle operazioni dei Pisu realizzate e in corso di realizzazione; le eventuali risorse previste nella riserva del 15% del settore “Città e aree urbane” per la realizzazione di operazioni di valenza regionale per le quali l’amministrazione regionale non ha ancora provveduto a sottoscrivere le relative convenzioni con i soggetti attuatori».