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IN EDICOLA | Nei verbali di due pentiti i nomi di Galati, Talarico e Gentile

CATANZARO Due brutte gatte da pelare, sia per i pubblici ministeri della Dda di Catanzaro, sia per i politici chiamati in causa. Due pentiti, il lametino Angelo Torcasio, detto “Porchetta”, e il co…

Pubblicato il: 15/12/2012 – 12:23
IN EDICOLA | Nei verbali di due pentiti i nomi di Galati, Talarico e Gentile

CATANZARO Due brutte gatte da pelare, sia per i pubblici ministeri della Dda di Catanzaro, sia per i politici chiamati in causa. Due pentiti, il lametino Angelo Torcasio, detto “Porchetta”, e il cosentino Francesco Galdi, il “Dottore”, parlano dei rapporti delle cosche con la politica, indicando fatti e circostanze clamorose. E anche nomi di primo piano dello scacchiere politico-istituzionale calabrese.
Torcasio tira in ballo quelli che, a sentir lui, sarebbero i maggiori referenti politici dei clan Iannazzo e Giampà. Prima li indica con dei soprannome (“il Parrucchino” e “il Ragioniere”), poi fa i nomi: «Si tratta di Pino Galati e Francesco Talarico». Il secondo è il presidente in carica del consiglio regionale della Calabria; il primo è deputato per il Pdl, leader dei Cristiano popolari e, in passato, è stato sottosegretario alle Attività produttive. Il pentito scende nei dettagli, fino a raccontare di un falso attentato ai danni del presidente.
Sempre da un`inchiesta antimafia e da un collaboratore di giustizia arriva un`altra storia. È quella offerta dall`ex referente del clan Chirillo a Bologna, specializzato in raggiri e traffico di droga. Francesco Galdi, tra la fine del 2011 e i primi mesi del 2012, offre ai magistrati della Dda i dettagli di un finanziamento sospetto. Gli appetiti delle cosche cosentine si sarebbero rivolti alle sovvenzioni pubbliche. Il quadro mescola clan e politica. E il “Dottore” tira in ballo Pino Gentile, assessore ai Lavori pubblici della giunta Scopelliti. Secondo quanto raccontato al pentito da un imprenditore «l`operazione veniva, possiamo dire, garantita, da parte dell`assessore regionale Giuseppe Gentile, il quale avrebbe sollecitato l`erogazione del finanziamento ai competenti organi regionali».
Due verbali che scottano, due storie da approfondire con scrupolo: il rischio è, in caso contrario, quello di aprire un vulnus nella credibilità dei collaboratori di giustizia.  

I servizi completi, a firma del direttore del “Corriere della Calabria”, Paolo Pollichieni, e di Pablo Petrasso, sono nel numero 79 del settimanale, che resterà in edicola fino al 20 dicembre.

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