REGGIO CALABRIA Il consigliere regionale Salvatore Magaro` (Scopelliti Presidente) ha depositato alla segreteria del Consiglio una proposta di legge che prevede, nel caso di perdurante ritardo, che sia direttamente la Regione a provvedere al pagamento degli stipendi ai dipendenti degli enti strumentali regionali. «Una proposta di legge semplice semplice – afferma Magarò – e per di più a costo zero». Il testo legislativo è stringato, consiste in soli due articoli e s`intitola: “Retribuzione diretta dei lavoratori degli enti strumentali della Regione Calabria”. Gli obiettivi? Fondamentalmente tre: garantire che i crediti di lavoro trovino la corretta soddisfazione senza esporre a rischio la dignità stessa dei lavoratori; evitare che i dipendenti rimangano privati per lunghi periodi della prevista retribuzione e scongiurare instabilità e disagi sociali. In sostanza, la legge proposta da Salvatore Magarò prevede che, nel caso di ritardo superiore a un mese nell`adempimento delle obbligazioni retributive spettanti ai dipendenti degli enti strumentali della Regione questa provveda direttamente ad assegnare gli emolumenti maturati ai singoli dipendenti. «La mia proposta legislativa – spiega Magarò – muove dalla constatazione dell`accumulo abbastanza frequente di ritardi nei pagamenti delle prestazioni retributive maturate dai dipendenti degli enti strumentali della Regione. Tali ritardi spesso conseguono all`esposizione debitoria degli enti la quale provoca atti esecutivi dei creditori sulle casse degli stessi e, dunque, l`indisponibilità finanziaria necessaria a fronteggiare gli impegni retributivi verso i dipendenti. Detta preferenza dei creditori agenti in via esecutiva non è sempre rispettosa del grado di privilegio che, invece, il legislatore riserva ai crediti da lavoro, ed e` causa di sensibili instabilità e disagi sociali. Da qui l`esigenza di garantire che i crediti di lavoro trovino la corretta soddisfazione senza esporre a rischio la dignità stessa dei lavoratori, altrimenti privati per lunghi periodi della prevista retribuzione».
Visto, insomma, che le risorse economiche che si trasferiscono agli enti provengono dalle casse regionali, perché non far pagare direttamente la Regione in sostituzione degli enti inadempienti o impossibilitati? L`intervento diretto della Regione rimedierebbe a molti gravi inconvenienti – è scritto nella relazione illustrativa della legge – assicurando stabilità ai rapporti di lavoro e alla stessa funzionalità ed efficienza degli enti coinvolti. La legge proposta da Salvatore Magarò dispone che gli enti strumentali della Regione trasmettano al presidente della giunta l`elenco nominativo del personale non retribuito comprensivo dell`inquadramento funzionale e retributivo e delle eventuali prestazioni straordinarie legittimamente eseguite.
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