Sequestrati 880 chili di prodotti ittici

LAMEZIA TERME Sequestrati 880 chili di prodotti ittici. È questo il risultato dell`operazione “Mekong”, condotta dalla guardia costiera tra Calabria e Basilicata. L`attività di controllo è stata effettuata da 849 militari e ha visto l`impiego di personale dei compartimenti marittimi di Reggio Calabria, Vibo Valentia, Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Calabro, con la collaborazione dei servizi veterinari delle Aziende sanitarie provinciali. In particolare, sono state verificate le condizioni igienico-sanitarie dei pescherecci, delle pescherie, dei grossisti, dei mercati ittici e dei locali di ristorazione. Ulteriori controlli hanno riguardato la tutela delle specie ittiche pescate, per verificarne le dimensioni e le specie d’appartenenza. La guardia costiera ha utilizzato anche il sistema di monitoraggio “Blue-box”, che consente di verificare in tempo reale la posizione in mare delle unità da pesca professionale.  
Solo in provincia di Reggio Calabria sono stati sequestrati 520 chili di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione. All’esterno di un grosso centro sono state infatti rinvenute cassette di pesce senza alcuna protezione e a contatto con fango, sporcizia e gas di scarico di autoveicoli. Nel locale c`erano anche molti gatti che gironzolavano indisturbati tra i prodotti destinati alla distribuzione. Per questo i militari hanno deciso di mettere sotto sequestro circa 520 chili di pescato. Il titolare del deposito di distribuzione è stato deferito. I prodotti sono stati invece distrutti.
Sigilli anche a 230 chili di Baccalà e di filetti di brosme-brosme. Durante i controlli a una pescheria di Reggio, sono stati trovate alcune confezioni sprovviste della documentazione obbligatoria per la tracciabilità, in violazione delle norme comunitarie e nazionali in materia di corretta commercializzazione. Al titolare è stata inflitta una sanzione di 1.500 euro.
Irregolarità sono state riscontrate anche a Corigliano Calabro e a Roccella Jonica, dove sono stati sequestrati 130 chili di pregiato “bianchetto–novellame di sarda”. I prodotti erano stati pescati illegalmente nelle coste joniche, in violazione alle norme comunitarie e nazionali. I pescatori sono stati deferiti davanti alle competenti Procure della Repubblica.